mercoledì 14 luglio 2010

INCAPACI DI INTENDERE E DI VOLERE

A Palagianello siamo di fronte ad uno scenario politico dove i protagonisti non fanno altro che evidenziare sempre più la loro scarsa competenza nell’arte di amministrare la cosa pubblica.
In queste settimane si assiste a ex assessori che essendo stati declassati sparano a zero sui loro compagni di percorso pur di giustificare qualcosa che tutto il paese conosce: la rabbia per essere stati esclusi dai “GIOCHI DI POTERE”.
Si stanno leggendo articoli di stampa dove paroloni e frasi con spiccata ironia si sprecano, e tutto perché l’unico obbiettivo è atteggiarsi, in modo diplomatico, a salvatori dei propri interessi.
Da tempo il Partito Democratico accusa l’amministrazione del Sindaco Labalestra di inoperosità e chiede incontri per poter parlare di aumenti delle tasse alle famiglie, di interventi a favore dei braccianti agricoli e di raccolta differenziata , ma non abbiamo mai avuto risposta.
Di contro però, il PDL di Palagianello, rispettando gli indirizzi dei propri leader nazionali, invece di parlare dei problemi locali e cercare di risolverli, si dedica anima e corpo ad una guerra fratricida evitando di parlare di strade dissestate, di povertà che aumenta, di un paese che è la cenerentola della provincia.
Apprendiamo dal capogruppo Vito D’Aniello, con comunicato scritto, che se la macchina amministrativa era inceppata dipendeva dagli ex assessori Todisco e Putignano, quindi a tutte le interpellanze fatte dal Partito Democratico di Palagianello, dove si chiedeva il perché di questa inefficienza amministrativa e di questo stallo progettuale, bastava rispondere che : “ a seguito di richieste esterne e per meglio governare il paese, questa amministrazione comunale, si vede costretta ad epurare chi mette i freni alla macchina amministrativa”.
Quindi quando il PD palagianellese diceva che l’amministrazione Labalestra aveva realizzato solo i progetti che venivano dalla vecchia amministrazione, e che tutto il resto era fermo, non calunniava nessuno, perché le nostre accuse sono state confermate dal capugruppo Vito D’aniello preima e dall’ex assessore Todisco poi.
Tutto intorno a Palagianello si parla di piccola industria in crisi, di posti di lavoro che si perdono, di tagli agli enti locali che strozzeranno l’economia ; da noi si parla di erbetta al campo sportivo e di un parco giochi.
A Palagianello ormai chi sa fare qualcosa si arrangia, chi non sa fare niente insegna, poi siamo talmente assurdi che chi è incapace di insegnare diventa insegnate degli insegnanti, ma la cosa più paradossale è che chi non sa insegnare fa politica.
Perché il Sindaco Labalestra ha accettato di epurare Todisco e Putignano?
Semplice, ha seguito quella legge della società che se si è consapevoli di far parte di una èlite autocompiaciuta si evitano le critiche e si ottiene il doppio del prestigio (Berlusconi insegna).
In natura vince l’esemplare più forte, fra gli uomini vince chi ha un buon controllo del linguaggio.
Capita a volte che fra gli uomini, andando contro natura, sono i deboli a dominare.
Che fine ha fatto il piano commerciale e che benefici sta apportando al paese?
Il suolo sequestrato vicino al campo sportivo è quello su cui dovrebbe esser costruita la casa della salute?
Avete recepito un finanziamento per l’ecocentro, ma qual è il progetto per incrementare la raccolta differenziata?
La cosa che più fa rabbrividire è quando vengono dati i galloni per governare a uomini che non è che sono sprovvisti di intelligenza, ma non cercano di far niente affinché la stessa venga apprezzata dalla società; ne fanno uso anche quando ne dovrebbero far meno.
In questi giorni si parla anche di igiene pubblica e abbiamo saputo che a Palagianello è curata dal consigliere Valentini., il quale parla di cassonetti disinfettati (con la calce a polvere) e che presto saranno lavati con la lavacassonetti che era stata dismessa dall’amministrazione precedente per incuria.
Ci vediamo costretti a ricordare al consigliere Valentini che il 2003 il comune di Palagianello adottò il sistema di raccolta differenziata con il porta a porta integrale, quindi tutti i cassonetti furono eliminati e la lavacassonetti dismessa perché non più necessaria.
Questo tipo di raccolta differenziata era in linea con le programmazioni di tutti i paesi civili che si sono accorti di essere ormai nel terzo millennio e che il rifiuto può essere una ricchezza e non una spesa.
Un consigliere che difende i cassonetti tutto può fare tranne che curare l’igiene del posto dove Noi viviamo, l’igiene è un'altra cosa.
Per risolvere i problemi bisogna essere bravi a non crearli, bastava non reinserire i cassonetti e staremo a parlare d’altro, forse di come aiutare i giovani a trovare un posto di lavoro.
Arroganza, incompetenza, inefficienza, incapacità amministrativa, perché il Sindaco Labalestra continua a sottoporci a questa agonia?
La passione politica e l’amore per Palagianello ci vede costretti a chiedere al sindaco Michele
La balestra di dimettersi dal suo incarico perché questo paese ha bisogno di crescere e non di sterili chiacchiere fatte da capigruppo che sono ormai obsoleti e da ex assessori che adesso tradiscono il loro mandato.



Il segreterio
Egidio Pastore

EPPURE IO AMO L'ITALIA

lettera del segretario del PD di Palagianello recapitata al dibattito del 9 Luglio 2010 presso l'auditorium Madonna del Rosario.

Per cominciare un saluto a tutti i presenti al tavolo e a tutti i presenti in al convegno e all’intera comunità Palagianellese che mi ha dimostrato affetto e vicinanza.
Questa mia forma di emigrazione mi sta facendo riflettere su come questa Italia abbia bisogno degli italiani.
Sono al nord, a Milano, non ho mai pensato che l’aver bisogno dei cosiddetti “viaggi della speranza” mi avrebbero mai toccato in prima persona.
L’essere qual al nord dell’Italia non solo ha accentuato e confermato la differenza di servizi che già sapevo esistesse con la mia Puglia, ma mi sta facendo riflettere come un walfere equo porta più occupazione, più benessere e addirittura allunga la vita.
È strana questa Italia, si è capito che si sta sgretolando il meccanismo sociale solo quando la nostra la nostra nazionale di calcio è stata esclusa dalla competizione mondiale.
Non sono servite le leggi ad personam, il bavaglio alla stampa, il debito pubblico più alto d’Europa e la disoccupazione giovanile che ha toccato i massimi storici; per capire che questa Italia è ai margini di un precipizio dovevamo essere sconfitti dalla Slovacchia.
È strana in questo momento l’Italia, si reagisce scendendo in piazza al bavaglio che si vuol mettere all’informazione ma poi una parte della stampa si auto censura evitando di parlare dei lager libici dove centinaia di Eritrei rischiano la vita con il bene placido del governo italiano.
Grazie ai nostri reggenti nella classifica degli aiuti ai paesi in via di sviluppo l’Italia, viene dopo i paesi in via di sviluppo.
È strana questa Italia, si vuol passare al nucleare con la benedizione della chiesa che lo definisce “energia del futuro” in una pubblicazione dell’attuale papa.
Che fine ha fatto il fratello sole?
È veramente strana oggi l’Italia, serve tanto walfere per i cittadini ma il governo è assente, ma poi basta una telefonata al nostro premier dal presidente di confindustria Mercegaglia che due miliardi di euro trovano collocazione diversa da quella di origine.
La crisi della destra italiana, le continue contraddizioni della lega che durante i fine settimana parla di federalismo (difficile anche da immaginare con l’aria che tira) ai suoi elettori e poi durante la settimana è continuamente sottomessa a Berlusconi; questa finanziaria fatta male e che fa male, il dissidio interno alla maggioranza, tutto questo è il chiaro segnale che ci avviamo verso una nuova fase politica.
Questo momento grave per il paese diventa un momento importante e delicato per tutto il centrosinistra italiano.
Tutto questo può trasformarsi in una grande opportunità per il PD e per tutte le forze democratiche che finalmente possono ripartire insieme.
Adesso è il momento di riavvicinare i nostri elettori e di farsi sentire, dobbiamo essere capaci di offrire un immagine diversa e lontana da quella che siamo stati in grado di presentare negli ultimi tempi.
E arrivato il momento di ritrovare il coraggio di tornare a fare politica porta a porta sfidando questa destra impresentabile evidenziando quei risultati che hanno promesso e che non sono mai arrivati.
La destra e il berlusconismo hanno fallito in Abruzzo, a Napoli ed in tutto il territorio nazionale abbandonato alla deriva senza risorse e senza progetti.
Adesso il PD deve dimostrare il suo valore, deve dimostrare quanta passione sa mettere per ricostruire questa Italia.
Per essere credibili dobbiamo incontrare coloro che sono stati tagliati fuori dal questo personale piano di ricrescita, dobbiamo parlare ai giovani che sono per i due terzi disoccupati e bisogna far tornare l’Italia un paese che sa produrre solo così può ripartire l’economia.
Adesso dobbiamo scommettere che siamo capaci di progettare un futuro, il PD deve ricucire la politica dal nord al sud, individuando i candidati giusti e che possano egregiamente rappresentarci, perché a differenza del PDL che è un partito nato per difendere gli interessi di una combriccola marchiata fininvest, il PD è il partito nuovo che è in grado di lanciare una sfida moderna senza dimenticare il valore delle sue radici antiche.
Uno dei danni più gravi che ha creato il centrodestra in Italia è l’appiattimento del dibattito pubblico.
Questo è ormai un paese dominato da un capo che intrallazza affari con quei capi di stato che non devono rispondere all’opinione pubblica (Lula,Chavez, Gheddafi), decide da solo la finanziaria, nomina e revoca ministri.
Questo è un paese dominato da gente che cura solo il malaffare; siamo governati da imprenditori che non hanno rinunciato al loro mestiere.
Fortunatamente in questa Italia ci sono tanti professionisti e tanti operai che con dignità resistono anche se il loro futuro e opaco.
Nei mesi scorsi nei pressi della villa di Berlusconi, ad Arcore, si consumavano diverse tragedie sociali come il licenziamento degli operai yamaha, della Dalmine e le vertenze di altre piccole industrie.
Berlusconi usciva dalla sua villa, passava d’avanti ai picchetti operai ma poi ha sempre negato la crisi.
Ormai la ricchezza italiana è nella mani di una piccola percentuale di personaggi, ma questo può essere superato.
Il problema più grave e quando non ci saranno più tutti quei lavoratori in pensione che in questo momento fungono da ammortizzatori sociali nelle famiglie.
Quando questi verranno a mancare, gli attuali 30’ enni si troveranno a pagare 15 anni di furti legalizzati.
Il segretario Bersani ci fa notare che anche fra gli stessi componenti del PDL cresce la consapevolezza che il paese non può restare in questa situazione.
In Inghilterra l’attuale governo conservatore attacca le rendite finanziarie, in Italia si tassano i redditi più bassi.
Però il PD deve stare attento a non farsi portare sulla falsa strada che l’unico vero colpevole di questa disastrosa situazione sia solo Berlusconi, altrimenti diventerebbe facile per chiunque dire di essere più bravo ( vedi Fini e Casini).
Se diamo modo che si tirino queste conclusioni chiunque può apparire come la valida alternativa e questo potrebbe creare imbarazzi al progetto del PD che si sta battendo per soluzioni concrete e per una politica degna per questa Italia.
Quindi dobbiamo essere pronti e attenti affinché non succeda quello che è successo in passato, che quando serve non ci sia un idea giusta da proporre in alternativa al peggio, perché (dobbiamo ammetterlo) se questa idea l’avessimo avuta il 2008 Berlusconi avrebbe perso già da tempo.

Il segretario
Egidio Pastore

giovedì 13 maggio 2010

INDIFFERENTI O INCAPACI ?


“finiamola; non si può continuare a rappresentare le famiglie di Palagianello come se fossero sul lastrico”
Questa è stata l’introduzione dell’intervento dell’assessore Antonicelli in consiglio comunale il 28 Aprile 2010.
Per correggere la poca attenzione dell’assessore vogliamo che lui rifletta su una considerazione; se il governo nazionale ( al nostro assessore molto vicino) ha provato ad inventarsi i bonus alle famiglie (quante famiglie avete visto partire in vacanza con questo intervento?) e la social card, vuol dire che l’impoverimento delle famiglie è palese.
Se questo discorso è alla base dell’amministrare è chiaro che le famiglie di Palagianello non stanno chiedendo un finanziamento, bensì chiedono che non si continui a prelevare dal proprio reddito.
Tutti gli aumenti sono sempre giustificati dal bisogno di far quadrare i conti, ma questa prassi consolidata della politica deve, prima di essere attuata, essere oggetto di approfondite valutazioni.
La crisi, per una forma di dovere, deve essere contrastata dalla politica con misure che possono anche risultare di emergenza, che però devono essere efficaci ed a favore delle famiglie, per la crescita del lavoro e per la difesa dei più deboli.
Da questa considerazione è giusto che nasca la proposta del Partito Democratico: cercare di evitare gli sprechi non eliminandoli, ma cercando di ridurli.
La politica ha il dovere di riconoscere che la crisi c’è, solo se si è consapevoli di questo e se riconosciamo che la crisi è crescente e presente potremmo sperare di provare ad affrontarla.
Ormai è il momento di parlare alla gente affrontando la realtà, non sventolando dei proclami.
La nostra maggioranza ha solo pensato ad apparire non ha mai cercato di concretizzare nessuna iniziativa per le famiglie, per i nostri commercianti, per i nostri artigiani ed i nostri giovani che ora che gli viene stato negata anche la possibilità di emigrare sono veramente allo sbando e a carico delle loro famiglie per periodi lunghissimi.
Qualcuno vuol far credere che le famiglie stiano elemosinando o peggio ancora stiano approfittando del momento per cercare di evadere.
Non è così, le famiglie chiedono che sia impedita la tassazione della mensa perché con la stessa si tende ad impoverire ulteriormente le loro tasche ; anche perché questa tassa sarà uno strumento permanente.
La politica ha il dovere di essere attenta, non può permettersi di perorare la causa dell’indifferenza.
Sappiamo che il mondo intero è in emergenza, quindi perché non creare un tavolo di concertazione locale per cercare di trovare idee che possano aiutare i nostri cittadini?
Perché non cerchiamo di capire come dare sostegno ai nostri braccianti agricoli che ormai da troppi anni non vedono aumentare la loro giornata lavorativa di un solo euro?
Se la finite con le chiacchiere capirete che è il momento di fare interventi a sostegno e non a sfavore dei bilanci familiari.
Il Partito Democratico è sempre più convinto che i fondi stanziati in bilancio per gli “eventi d’estate” sono esagerati in modo veramente incomprensibile;di contro l’assessore Antonicelli e il suo collega Gasparre cercano di dimostrare che 2 non è il doppio di uno, ma bensì è solamente il contrario.
In poche parole continuano a confondere la acque.

Palagianello 12 Maggio 2010 La Segreteria

venerdì 7 maggio 2010

NOI CI CREDIAMO.............

ALLA C.A DI
• Insieme per il progresso
• La Puglia per Vendola
• La fabbrica di Nichi


Dopo l’incontro-riunione del 30 Aprile 2010 presso la sede dell’IDV di Palagianello Ci era sembrato, pregiudiziali a parte, che lo scopo dominante fra i presenti fosse quello di cominciare a trovare la giusta strada affinchè cominciasse la riunificazione del centrosinistra.
Chi era presente alla riunione non rappresentava se stesso, ma bensì era portatore del pensiero della parte della comunità che esprimeva e quindi aveva il dovere di palesare sincerità anche se questa potesse a qualcuno non essere gradita.
Come Partito Democratico eravamo convinti che si stesse cominciando a trasformare la parola “sopportazione” in “unione” , in quanto i presenti hanno sottoscritto in modo verbale un accordo che doveva sostituire alla politica delle ideologie con quella del lavorare insieme.
Quale evento migliore del corteo del I Maggio per sancire la rinascita di un movimento che proprio in quella giornata ha anche affondato le sue radici?
Ma come da copione ormai visto e consumato, abbiamo avuto conferma che a parole si vuole fare molto ma le personali ideologie sono sempre più radicate e lesionistiche.
Se al corteo non si è stati capaci di sfilare insieme, perché sforzarsi di lavorare insieme, perché credere di poter cambiare la realtà?
Come Partito Democratico non possiamo più accettare il comportamento di chi crede di essere un Adone della perfezione politica, noi da tempo questo atteggiamento lo abbiamo rifiutato, bocciato e ci stiamo impegnando affinchè gli errori fatti da una classe politica bocciata dai cittadini non siano ripetuti .
Esiste il bene ed esiste il male e fra questi due estremi che bisogna sempre scegliere.
Siamo fermamente convinti che non serve rinnegare la propria storia, anche perché siamo saldamente collocati a centrosinistra, ma se il nostro passato è solo oggetto di divisioni non si può lavorare in tranquillità.
La politica dovrebbe essere l’arte del lavorare per gli altri, ma negli ultimi anni è stata trasformata nell’arte della banalità ; a cosa serve un intelligenza se poi la stessa la si usa solo per essere considerati degli imbelli in quanto non la si può utilizzare a proprio piacere?
Il Partito Democratico sa perfettamente che deve lavorare tanto per raggiungere alti obbiettivi, ma siamo stanchi di essere i nemici di gente che ha ripetutamente deluso e che riesce a rimanere nel quadro politico locale acquistando sigle politiche al mercatino delle pulci.
Per governare bisogna sostituire e non rattoppare l’attuale classe politica, ma se l’alternativa è quell’insieme di sigle colorite ma insignificanti, ci accorgiamo che le speranze di governare questa comunità sono Vane.
Il gioco vale la candela se la candela stessa si può accendere, altrimenti si resta al buio.
Non si può pensare di essere la nuova classe politica se rappresentiamo delle competenze assolutamente improvvisate e se il lavoro che servirebbe viene sostituito da sterili chiacchiere ed inopportune strategie.
È il momento di finirla di confondere la gente esponendo le proprie sensazioni e convinzioni come se fossero qualcosa di razionale.
In questo momento per fare politica bisogna essere attrattivi per la gente, per essere dei bravi politici dobbiamo dare tutto per la nostra comunità e dobbiamo contrastare e mandare a casa il centrodestra.
In questi ultimi anni la politica del centrosinistra ha solo creato degli idoli che sistematicamente sono stati distrutti; ma chi è più saggio, chi crea degli idoli per poi distruggerli o il vero saggio è chi evita di crearli?
Su questo quesito si è sempre fatta solo demagogia, ma la storia ci insegna che il demagogo che in modo coraggioso abbindola il suo popolo è peggio di qualsiasi tiranno.
Siamo stanchi di dire che per ideale politico bisogna votare il meno peggio, è il momento di cominciare a votare il migliore ed il più rappresentativo per tutti.
Ogni tipo di rapporto bisogna alimentarlo in modo sano e onesto, altrimenti si rischia di deteriorare il rapporto stesso e si trasforma il confronto politico in una vera e propria guerra basata sul raggiro, dimenticando la cosa più importante, che l’avversario non può essere il mio naturale alleato.
In questo momento una parte del centrosinistra, a Palagianello, sembra un impasto eterogeneo, un insieme di dilettanti improponibili come classe dirigente.
Il dovere di una classe politica è quello di confrontarsi con gli orientamenti della maggioranza di tutti i cittadini in quanto è l’unica strada in grado di riavvicinare politica e società in modo da andare incontro alla soluzione dei problemi di tutti.
Presentarsi come una casta di autoreferenzialisti ci colloca in una posizione di naturale svantaggio.
Quello del Partito Democratico sembra un progetto ambizioso, ma l’urgenza della sua realizzazione è tanto immediata che sentiamo il dovere di renderla realmente possibile.
È sbagliato andare avanti come abbiamo fatto finora.
Sappiamo che per governare dobbiamo cambiare, e non possiamo pensare che tanto prima o poi cambieremo, perché rischiamo di non cambiare in tempo.
Salutiamo con un’intuizione di A. Eistein :” non puoi risolvere un problema con lo stesso modo di pensare che ha creato il problema stesso”.
Questo significa liberarsi del vecchio modo di pensare, comprese le convinzioni che sembrano forti ma che nessuno ha mai verificato.
Qualcuno ha delle credenze che sono ormai obsolete e questo mina l’unica vera alternativa al centrodestra che si ottiene solo con l’unità.


Palagianello 06 Maggio 2010
la segreteria

martedì 4 maggio 2010

“ INVECE CHE MEGLIORISCE PEGGIORISCE”


Nell’ ultimo consiglio comunale che trattava il bilancio preventivo 2010, chi ha assistito ha dovuto prima ridere per gli strafalcioni linguistici per poi indignarsi per le idiozie dette.
Dopo ogni loro uscita ci si rende conto che questa amministrazione, oltre a essere allo sbando, è grandemente inadeguata a ricoprire il ruolo affidatogli.
Avere questi personaggi al comune è come affidare il bilancio di una famiglia ad un bambino; comprerà solo figurine, videogiochi e merendine!!
E’ ciò che fa l’ Antonicelli con i soldi assegnati al suo assessorato!
Se non si fosse trattato di un consiglio comunale, si sarebbe riso di gusto quando l’ Antonicelli diceva:
-Smettetela di dire che le famiglie sono sul lastrico e non arrivano a fine mese; non è vero-.
Dopo questa esternazione, che è un insulto ai cittadini di destra e di sinistra, (la crisi non guarda la fede politica), mi sento di dire che, o l’ assessore Antonicelli e il resto dell’ amministrazione a casa non ha la tv, oppure guardano solo BOING (la tv dei bambini). È l’ unico canale a non trasmettere notizie sulla crisi.
E ancora, convinto delle sue idee, diceva: -Basta con la ricerca del posto fisso di lavoro; sulla scia del successo del nostro compaesano, che questa amministrazione ha lanciato con i famosi “EVENTI D’ ESTATE” e vedendo il successo ottenuto, dobbiamo puntare sulle capacità artistico- culturali dei nostri giovani !!-.
Per quanto riguarda la seconda stupida dichiarazione, mi sento di fare questa domanda: ma se un ragazzo non sa cantare, ballare o suonare, che si fa? Lo si butta giù dal ponte? Torna con noi sulla terra assessore Antonicelli, che la vita non è solo abiti firmati, sigarette, libri e spettacoli.
Per tua informazione assessò: quasi la totalità della popolazione vive con i soldi di un banalissimo, e oggi ambitissimo, posto di lavoro.
E poi IL NOSTRO PIERDAVIDE NON È QUELLO CHE È, per “GLI EVENTI” ma per le sue capacità e per gli sforzi che fa la sua famiglia nel supportare questo suo straordinario talento.
Per terminare con l’ ormai famoso” signore degli eventi” informo la cittadinanza che anche quest’ anno ci sollazzerà con una lunga serie di serate, visto che hanno stanziato, per lui, fino ad oggi, già la ragguardevole somma di € 50.000.
Non è finita lì. Si è sentito dire ( parlava il capogruppo del PDL D’ Aniello) che questa è un’ amministrazione pronta e attenta ai problemi della gente, un’ amministrazione che non sperpera danaro, Ah!! Ah!! che viaggia come un treno, che fa squadra e riesce a districare matasse del passato, proiettata al futuro… quante risate!!!
Ridevano anche i componenti stessi della maggioranza, quasi a farsi beffa dei cittadini, denigrati e abbandonati; infatti, più tardi, all’ emendamento proposto dal PD, dal comitato dei genitori e dal consigliere Mappa Carmelo con l’ appoggio di tutta l’ opposizione, hanno risposto per bocca dell’ assessore Gasparre cosi: -se pure ci fossero state le giuste condizioni per approvare il vostro emendamento, noi, maggioranza tutta, non ne abbiamo la volontà politica!!!- .
CHE VERGOGNA!!!
Ora, analizzare tutte le porcherie preparate per il 2010 è come mangiare qualcosa andato a male,
che ti urta lo stomaco ed è proprio di questo che si tratta: di un’ amministrazione andata a male, che sta perdendo pezzi, che dopo due anni, attaccati come sono a stipendi e poltrone, bivaccano senza far nulla, attenti a spartirsi la torta e con la faccia tosta di venirci a raccontare favole.
Mai come in questo caso, a questi signori, bisogna dire: DETTO-FATTO? MACCHE’:
FATTO-SCHIFO !!!

lunedì 19 aprile 2010

I SOLITI NOTI


Con immenso piacere prendiamo atto della nuova nomina degli assessori da parte del sindaco Labalestra, al comune di Palagianello.

Il nostro approvazione deriva dal fatto che il Sindaco ha deciso, giustamente, che solo la continuità amministrativa può giovare alla crescita di una comunità, infatti pur essendo stato eletto con i voti del centro destra, nella ricomposizione della giunta ha riconfermato per i tre quarti gli assessori che provengono dall’amministrazione precedente che era di centrosinistra.

Sicuramente la scelta è stata dettata dalle riconosciute e spiccate doti amministrative degli ormai veterani assessori e non dal fatto che c’era la necessità di trombare qualcuno, anche se sarebbe stato opportuno un alito di vento nuovo, visto che ci sono dei consiglieri di maggioranza di cui non conosciamo la voce ma che sicuramente potrebbero essere un valore aggiunto.

Ma ,lo sappiamo, le grandi manovre (PUG, Fotovoltaico, etc.) si possono fare solo con ufficiali scelti e di grande esperienza.

Riconfermando i complimenti per l’acume e la tattica politica auguriamo al sindaco Labalestra una lunga e tranquilla permanenza amministrativa.

Interrogazione al Sindaco

ALLA C.A DEL
SIG. SINDACO
PROF. MICHELE LABALESTRA

e..p.c. AL CONSIGLIO COMUNALE
DEL COMUNE DI
PALAGIANELLO

OGGETTO : INTERROGAZIONE

Egregio signor Sindaco Le inviamo copia protocollata dell’interrogazione al consiglio comunale inerente la notizia divulgata dalla stampa che comunicava che presso la masseria Martellotta in contrada Conocchiella sarà ospitato a breve un impianto fotovoltaico su una superficie di 20 ettari.
Siamo sicuri che nel concedere la licenza per la realizzazione dell’impianto siano stati rispettati tutti i regolamenti imposti dalla legge regionale, e siamo altrettanto convinti che l’opera avrà una ricaduta positiva sul piano ambientale ed energetico.
Tuttavia chiediamo :

• Se esiste un regolamento (piano energetico comunale) quando è stato approvato e da chi è stato votato?
• Per l’assegnazione della concessione è stato fatto un bando?
• Chi è il proprietario del terreno su cui sorgerà l’impianto?
• Quali sono gli incentivi pubblici ricavati?
• I terreni su cui verrà installato l’impianto sono produttivi o infruttiferi?
• Se i terreni che interessano l’impianto fotovoltaico sono ancora terre civiche a vocazione agricola mai sdemanializzate e, quindi, soggette alle legge 16 Giugno del 1927 n. 1776.
• Se l’impianto svilupperà 11 milioni di Kwh più che sufficienti a coprire il bisogno di tutta la popolazione, vuol dire che il comune risparmierà la totale bolletta energetica?
• Se l’ici è di € 100 mila annui, come ha precisato l’assessore alle finanze Gasparre, su che rendita è stata calcolata?
• Quante saranno le unità lavorative impegnate e quale sarà il criterio di selezione per l’individuazione delle stesse?

Chiedo anche a Lei sig. Sindaco, visto che il comune si è fatto promotore di una conferenza stampa avallando l’iniziativa, che alle nostre ragionevoli domande segua una chiara risposta, al fine di consentire, con trasparenza e legittimità, che non si verifichi un torto al nostro territorio a favore di pochi.
Come sempre le auguriamo buon lavoro

giovedì 25 marzo 2010

CAVALLI DI RAZZA? NO....EMERITI SOMARI


“ Lunedì alle 06,30 entrerò ( riferito alle aree dismesse della ferrovia)con la pala meccanica e con gli addetti a tagliare l’erba e a pulire quest’area e renderla vivibile. Non ci interessa ne della polfer ne dei magistrati.”
Questo è il grido che lanciava, molto adirato, mercoledì sera il sindaco Labalestra per annunciare a tutta Palagianello il primo atto concreto a favore delle aree dismesse, ma facendo ciò ammette in modo “palese” la propria incapacità amministrativa comunicando che in modo illegale sfonderà la rete ed entrerà in una proprietà privata.
Ormai è chiaro, l’unica legge che gli uomini del PDL rispettano è quella rappresentata dal giudice Santi Licheri nei programmi della Mediaset.
Il Sindaco è il maggiore rappresentante della legalità in una cittadina, non il primo istigatore alla violenza.
Chi pagherà le spese della pala meccanica ?
I cittadini?
E se le ferrovie dovessero citare in giudizio il comune di Palagianello per violazione di proprietà privata, chi pagherà le spese legali ?
I cittadini?
Se in lavoro così alla carlona dovesse verificarsi un infortunio sul lavoro, chi piangerà?
I cittadini?
Abbiamo un Sindaco che non capisce, ma fortunatamente lo fa con grande autorità e competenza.
Un sindaco che si rispetti emette ordinanze dettando delle disposizioni le quali, se non vengono osservate, può essere applicata una sanzione che porterebbe moneta nelle casse comunali.
Qualora la ferrovia, una volta obbligata non provvedesse alla pulizia e al decoro delle aree, l’amministrazione comunale può provvedere d’ufficio al risanamento e alla pulizia addebitando i costi ai soggetti obbligati.
Quindi rispetto della legalità e ottenimento dell’obbiettivo a costo zero. (si può fare)
Quali possono essere gli estremi per l’ordinanza?
Si può ottenere un ottimo risultato applicando l’art. 32 comma 3 la legge 23.12.1978 n.833 che, nella specie, precisa come nelle materie di igiene e sanità pubblica e di polizia veterinaria, possono essere emanate dal sindaco ordinanze di carattere contingibile ed urgente.
Signor Sindaco, nel nostro piccolo ecco i nostri grandi consigli, consapevoli del fatto che non possiamo trasmetterle la saggezza di seguirli.

Palagianello 25 Marzo 2010

mercoledì 17 marzo 2010

Io voto PARTITO DEMOCRATICO


Oggetto: L'impegno non è mai troppo

Ci stiamo avvicinando a grandi passi verso le Elezioni Regionali 2010 e la campagna elettorale è entrata ormai nel vivo.
Inutile sottolineare l'importanza che tale appuntamento ha per tutti i pugliesi. Siamo osservati e invidiati da fuori Regione, le attestazioni di stima per il Presidente Vendola ormai non si contano più. Sebbene ci siano le condizioni per essere fiduciosi, non possiamo fermarci poichè le campagna elettorali si decidono negli ultimi giorni; per questa ragione non possiamo mollare e dobbiamo continuare a diffondere le esperienze di Puglia Migliore e di buona politica che la maggioranza di centrosinistra e il Presidente Vendola hanno realizzato in questi cinque anni.

Allo stesso tempo, per quel che riguarda la nostra Provincia, è fondamentale votare Partito Democratico ed eleggere i candidati che potranno portare le nostre interpellanze in seno al Consiglio Regionale, degni rappresentanti del territorio che si faranno carico delle istanze dei cittadini.
Il potenziamento delle strutture della Asl, la legge antidiossina, la stabilizzazioni che offendevano e mortificavano il mondo del lavoro pubblico, l'impegno nelle vertenze industriali, i finanziamenti piovuti su questo territorio con i bandi di sostegno ai settori della piccola impresa, del turismo e poi i fondi per la riqualificazione delle periferie, la rete fognaria, i bandi dei bollenti spiriti e di ritorno al futuro che hanno dato una possibilità in più ai ragazzi delle nostre comunità...

Per tali motivi, occorre dare il massimo in questi ultimi giorni che ci separano dal 28 e 29 Marzo, ogni voto conquistato per il Partito Democratico è una speranza in più per la crescita di questo territorio, abbiamo la necessità di eleggere un rappresentante delle nostre comunità in Consiglio Regionale e tra i banchi della maggioranza. Ognuno di noi parlando con amici, parenti, colleghi, conoscenti potrà spiegare loro che votando Partito Democratico possiamo far contare la nostra voce.

Buon lavoro a tutti

lunedì 25 gennaio 2010

RISULTATI PRIMARIE PER L'INDIVIDUAZIONE DEL CANDIDATO PRESIDENTE ALLA REGIONE PUGLIA A PALAGIANELLO

TOTALE VOTANTI 313

SCHEDE VALIDE 312

SCHEDE BIANCHE 1

BOCCIA FRANCESCO 78

VENDOLA NICHI 233

LA MAGGIORANZA A PALAGIANELLO?LO STESSO CHE SBUCCIARE UNA CIPOLLA

Che quest’anno sarebbe cominciato in modo diverso da quelli passati si era già capito, infatti la crisi economica in atto ha evidenziato le difficoltà con cui le famiglie devono affrontare le spese e in particolar modo, a Palagianello, la formazione dei propri figli.
E’in questo contesto che si inasprisce la polemica tra amministrazione comunale e famiglie di Palagianello, che attualmente lamentano l’esoso aumento del costo per la spesa della mensa alla scuola materna.
Questa aumento è dovuto a scelte politiche di un amministrazione lontana dai cittadini e dai loro problemi; il servizio mensa gestito oggi da una cooperativa, ha portato un aumento del 110% del costo del servizio a carico delle famiglie; si è passato quindi da una spesa (per i nove mesi) di € 240,00 dello scorso anno,a € 495,00 di quest’anno.
Un aumento che non garantisce ne la maggiore qualità (la scelta dei prodotti fatta non ha puntato alla miglior qualità sul mercato, i nostri figli non mangiano pasta barilla, granoro o divella) ma marche da discount, ne un migliore controllo del servizio; pur sapendo il numero dei bambini presenti la spesa viene fatta sempre su 120 utenze.
Il Partito Democratico resta sconcertato dalle risposte che il sindaco sta dando alle famiglie, risposte che vanno dal mettere in discussione i redditi che guadagnano ad accusare le mamme di essere strumentalizzate su questa faccenda: ci vuole un bel coraggio a nascondere l’evidenza di un aumento non giustificato dai rincari ne tantomeno dal miglioramento del servizio.
Il Partito Democratico accusa il sindaco Labalestra di incapacità amministrativa e di gestione infantile della cosa pubblica.
Noi ribadiamo il concetto che in questo momento di crisi il sindaco Labalestra avrebbe dovuto pensare ad altro e non all’aumento delle proprie indennità e di quelle dei suoi assessori.
Il ripristino al 100% delle indennità è una concausa che determina l’aumento delle tasse dei Palagianellesi.
Sebbene legittimo il ripristino delle indennità, in questo particolare periodo, noi lo riteniamo inopportuno.
Infatti il Partito Democratico di Palagianello sottolinea che, con la crisi economica in atto, con le tante notizie di fallimenti di aziende e cassa integrazione e con i cittadini che stanno veramente stringendo la cinghia, l’amministrazione Labalestra è forse l’unica in Italia che si aumenta le indennità, portandole al massimo del compenso.
A questo eccesso, aggiungiamo le sbagliate scelte di politica sociale.
Anziché finanziare spot elettorali come feste e quant’altro si sarebbe dovuto e potuto intervenire per limitare il carico delle tasse sui cittadini.
Il Partito Democratico,ovviamente, raccoglie la protesta delle famiglie dei palagianellesi che sono allibiti e delusi per la scelta inspiegabile dell’aumento della spesa sulla mensa scolastica.
Però, l’amministrazione Labalestra rimane in silenzio ( almeno alla luce del sole ed in pubblico) forse perché non sa cosa dire, o perché evita di dire quello che sa.

giovedì 21 gennaio 2010

PALAGIANELLO – Cosa accade a Palagianello a Sinistra?

“Insieme per il Progresso” lamenta la mancata autorizzazione a fruire delle aree dismesse della Ferrovia per l’indizione di un ‘Presepe Vivente’ del tutto particolare. Da realizzarsi il 2 gennaio scorso col contributo di figuranti provenienti da Crispiano, avrebbe avuto il culmine con la consegna al Bambinello di una documentata ricerca storica, eseguita da uomini di buona volontà, attestante che la proprietà delle aree dimesse è dei cittadini. A seguito di una concomitante manifestazione, da Palazzo di Città è stata negata l’autorizzazione allo svolgimento del Presepe. Nella conseguente conferenza stampa, la formazione di Sinistra ha fatto il punto della situazione ‘aree dismesse’. L’on. Paolo Rubino ha posto alcuni interrogativi inquietanti: “Perché il Comune si rifiuta di fruire di un suo ‘potere contrattuale’ non discutendo con le Ferrovie la questione? Forse ci si accontenterebbe della cessione gratuita da parte dell’Ente della vecchia area ma senza la realizzazione della pista ciclabile? E se la pista rientrasse in progetti di Area Vasta, non sarebbe il caso a quel punto di destinare ad altro il denaro che comunque le Ferrovie dovrebbero destinare a Palagianello?”
Dopo gli interrogativi di Rubino, le questioni da discutere secondo il Partito Democratico, che “formula pur in ritardo” ai cittadini gli auguri per il nuovo anno.
“L’anno è cambiato, ma i problemi sono vecchi”, ci dice il Coordinatore Egidio Pastore. Tanto per iniziare, la raccolta differenziata; “ormai s’è persa la cultura, l’abitudine ad effettuare la raccolta differenziata”; si prosegue col randagismo, “problema grave soprattutto nel centro storico”, e con il Parco Naturale: “Dopo gli atti vandalici, non se ne parla più e non c’è stato alcun intervento”. E per la soluzione del problema “il Partito Democratico si impegna a compiere il miracolo della sistemazione della struttura!”. Forse una provocazione, ma la dichiarazione di “vicinanza al mondo dell’agricoltura” appare del tutto sincera, “pur non improvvisandoci risolutori. Ammiriamo la posizione di Cia e Coldiretti, Enti preposti alla gestione delle sorti del mondo agricolo, che hanno congiunto le forze”.
“Il PD di Palagianello è contrario all’operato di chi, con personalissime lettere a scrittori attraverso Internet, ridicolizza il paese, un paese in cui semplici dispettucci vengono definiti ‘mancanza di democrazia’. Ma siamo seri! La Repubblica di Salò è lontana da noi anni luce!”. A proposito di interpretazioni su programmi attuati dal Sindaco e su riflessioni contrarie dell’ex primo cittadino Petrera, Pastore si chiede chi abbia ragione, contestando poi il silenzio di maggioranza ed opposizione sull’aumento del 110% della quota di refezione scolastica. Per quanto riguarda poi il ruolo della Sinistra, “a livello nazionale discute su problemi quali lavoro e famiglia, ma da noi non se ne parla. Che lo si faccia in maniera seria, sensata e libera, perché noi non condividiamo i movimenti a conduzione carismatica!...”. Un’ultima considerazione, amara, sulla perdita dei finanziamenti di Area Vasta per Palagianello per ‘mancanza di progettualità’, con l’attenzione però rivolta alle parole del Presidente della Provincia su una eventuale redistribuzione di quote. L’augurio è anche che si studi un percorso comune ad esempio tra Palagianello, Palagiano e Mottola alla luce dei lavori sulla Statale 7 e che “il Sindaco divenga conscio non solo del ruolo di rappresentanza ma anche della necessità di lasciare una buona e duratura traccia dei suoi cinque anni di governo…”
Per Antonio Miola la “lunga fase letargica di Palagianello richiede una riflessione. Notiamo una politica di annunci di iniziative, ma in realtà la comunità ha assunto l’aspetto di un dormitorio. Dopo il lungo letargo post-elettorale occorre che il Dott. Sig. Prof. Sindaco risolva i problemi del nostro paese… ”. Miola ricorda che “l’attuale Sindaco, da consigliere, lamentava lo scarso sviluppo e l’assenza di opportunità occupazionali a Palagianello. Ora annuncia la creazione di aree verdi ma in Piazza De Gasperi esistevano già. Sentiamo parlare di ‘piano commerciale’: ma non esisteva già la liberalizzazione permessa dalla Legge Bersani?”. E dopo le aree verdi quelle di discussione, “ora assenti da parte di un Sindaco che non prende nemmeno in giusta considerazione i problemi della scuola. Lo stato degli edifici scolastici è addirittura pietoso, eppure si aumenta la quota per la refezione, nonostante nel bilancio esistano somme attive, non vincolate, per l’ammontare di centodiecimila Euro!” Nel commentare la ‘giunta light’ che si prospetta per Palagianello, secondo Miola è “il tentativo di racimolare consenso in vista delle prossime elezioni regionali, riprendendo i vecchi arnesi della politica dei due blocchi. E chi è sindaco di parte non può fare il sindaco!”. Agli amministratori vengono rivolte infine alcune idee per il miglioramento della qualità di vita dei cittadini, come il congiungimento tra via Puglia e via Roma ed i lavori per la relativa rete fognaria per una decina di metri, una scalinata pedonale in fondo a via Roma per raggiungere il sottovia, il congiungimento alla rete del gas per la scuola per l’infanzia, solo pochi metri, l’impegno a mantenere e pulire le aree verdi comunali di via Roma lato est e quella a nord dei 96 alloggi.
Il fuoco d’artificio d’inizio anno di Antonio Miola termina con una salva di botti: “sfidiamo i Sindaci degli ultimi venti anni ad una discussione sui temi fondamentali del paese: siamo stanchi di parlare ancora di dissesto; non è legittimo che si distrugga quel che si costruisce negli anni precedenti od appropriarsi di meriti non propri. Dobbiamo aprire un dibattito serio perché il paese ridivenga comunità, in un periodo in cui l’associazionismo è del tutto assente. Lanciamo quindi un appello a giovani, intellettuali e dirigenti perché ciò sia possibile, e soprattutto per far sentire la voce di delusione”.

di Franco Fischetti

sabato 16 gennaio 2010

Autocensura al TG2 delle 2030

E' finita da pochi minuti l'edizione delle 20.30 del Tg2. Ho iniziato a cenare più o meno in contemporanea con l'inizio del telegiornale, per cui ho avuto modo di vederlo tutto, dai titoli fino ai saluti del conduttore.
Dopo una lunga serie di servizi sul terremoto ad Haiti e sulla politica italiana (ultime dichiarazioni di Napolitano, le elezioni regionali, Fini che presenta il suo libro a Bologna), il conduttore introduce una notizia di economia:
"La Banca d'Italia pessimista sulla ripr..."

A questo punto il conduttore si interrompe all'improvviso; alza gli occhi che teneva abbassati sul taccuino, come per cercare lo sguardo di chi, dallo studio, lo stava evidentemente riprendendo. Per un attimo tenta, imbarazzatissimo, di recuperare il contegno, poi si scusa a mezza voce e fa opportunamente partire un servizio su un tenerissimo cammellino salvato da una tempesta di neve nelle montagne cinesi.

Sono seguiti un paio di altri servizi di sport e di spettacolo (tra cui quello sull'uscita di Avatar nelle sale italiane), ma la notizia di economia che il conduttore aveva avuto l'inavvertenza di introdurre per poi subito interrompersi non è stata più riproposta. Si tratta, in tutta evidenza, di questa notizia: come già aveva iniziato a dire il conduttore del tg, la Banca d'Italia prevede una ripresa debole per il 2010, e pessime prospettive per il lavoro e la qualità della vita degli italiani.

La polemica berlusconiana sui media che seminano pessimismo e che con le loro cattive notizie non favoriscono la ripresa economica è ormai vecchia di qualche mese, ma evidentemente al Tg2 non se la sono scordata. In questo caso la sbadataggine del conduttore, che ha iniziato a leggere da una scaletta in tutta evidenza ancora non epurata, ha rimosso un piccolo ma significativo velo sul funzionamento delle redazioni delle principali testate televisive italiane.
Pubblicato da Ismaele a 21.04
Etichette: informazione, politica