lunedì 25 gennaio 2010

RISULTATI PRIMARIE PER L'INDIVIDUAZIONE DEL CANDIDATO PRESIDENTE ALLA REGIONE PUGLIA A PALAGIANELLO

TOTALE VOTANTI 313

SCHEDE VALIDE 312

SCHEDE BIANCHE 1

BOCCIA FRANCESCO 78

VENDOLA NICHI 233

LA MAGGIORANZA A PALAGIANELLO?LO STESSO CHE SBUCCIARE UNA CIPOLLA

Che quest’anno sarebbe cominciato in modo diverso da quelli passati si era già capito, infatti la crisi economica in atto ha evidenziato le difficoltà con cui le famiglie devono affrontare le spese e in particolar modo, a Palagianello, la formazione dei propri figli.
E’in questo contesto che si inasprisce la polemica tra amministrazione comunale e famiglie di Palagianello, che attualmente lamentano l’esoso aumento del costo per la spesa della mensa alla scuola materna.
Questa aumento è dovuto a scelte politiche di un amministrazione lontana dai cittadini e dai loro problemi; il servizio mensa gestito oggi da una cooperativa, ha portato un aumento del 110% del costo del servizio a carico delle famiglie; si è passato quindi da una spesa (per i nove mesi) di € 240,00 dello scorso anno,a € 495,00 di quest’anno.
Un aumento che non garantisce ne la maggiore qualità (la scelta dei prodotti fatta non ha puntato alla miglior qualità sul mercato, i nostri figli non mangiano pasta barilla, granoro o divella) ma marche da discount, ne un migliore controllo del servizio; pur sapendo il numero dei bambini presenti la spesa viene fatta sempre su 120 utenze.
Il Partito Democratico resta sconcertato dalle risposte che il sindaco sta dando alle famiglie, risposte che vanno dal mettere in discussione i redditi che guadagnano ad accusare le mamme di essere strumentalizzate su questa faccenda: ci vuole un bel coraggio a nascondere l’evidenza di un aumento non giustificato dai rincari ne tantomeno dal miglioramento del servizio.
Il Partito Democratico accusa il sindaco Labalestra di incapacità amministrativa e di gestione infantile della cosa pubblica.
Noi ribadiamo il concetto che in questo momento di crisi il sindaco Labalestra avrebbe dovuto pensare ad altro e non all’aumento delle proprie indennità e di quelle dei suoi assessori.
Il ripristino al 100% delle indennità è una concausa che determina l’aumento delle tasse dei Palagianellesi.
Sebbene legittimo il ripristino delle indennità, in questo particolare periodo, noi lo riteniamo inopportuno.
Infatti il Partito Democratico di Palagianello sottolinea che, con la crisi economica in atto, con le tante notizie di fallimenti di aziende e cassa integrazione e con i cittadini che stanno veramente stringendo la cinghia, l’amministrazione Labalestra è forse l’unica in Italia che si aumenta le indennità, portandole al massimo del compenso.
A questo eccesso, aggiungiamo le sbagliate scelte di politica sociale.
Anziché finanziare spot elettorali come feste e quant’altro si sarebbe dovuto e potuto intervenire per limitare il carico delle tasse sui cittadini.
Il Partito Democratico,ovviamente, raccoglie la protesta delle famiglie dei palagianellesi che sono allibiti e delusi per la scelta inspiegabile dell’aumento della spesa sulla mensa scolastica.
Però, l’amministrazione Labalestra rimane in silenzio ( almeno alla luce del sole ed in pubblico) forse perché non sa cosa dire, o perché evita di dire quello che sa.

giovedì 21 gennaio 2010

PALAGIANELLO – Cosa accade a Palagianello a Sinistra?

“Insieme per il Progresso” lamenta la mancata autorizzazione a fruire delle aree dismesse della Ferrovia per l’indizione di un ‘Presepe Vivente’ del tutto particolare. Da realizzarsi il 2 gennaio scorso col contributo di figuranti provenienti da Crispiano, avrebbe avuto il culmine con la consegna al Bambinello di una documentata ricerca storica, eseguita da uomini di buona volontà, attestante che la proprietà delle aree dimesse è dei cittadini. A seguito di una concomitante manifestazione, da Palazzo di Città è stata negata l’autorizzazione allo svolgimento del Presepe. Nella conseguente conferenza stampa, la formazione di Sinistra ha fatto il punto della situazione ‘aree dismesse’. L’on. Paolo Rubino ha posto alcuni interrogativi inquietanti: “Perché il Comune si rifiuta di fruire di un suo ‘potere contrattuale’ non discutendo con le Ferrovie la questione? Forse ci si accontenterebbe della cessione gratuita da parte dell’Ente della vecchia area ma senza la realizzazione della pista ciclabile? E se la pista rientrasse in progetti di Area Vasta, non sarebbe il caso a quel punto di destinare ad altro il denaro che comunque le Ferrovie dovrebbero destinare a Palagianello?”
Dopo gli interrogativi di Rubino, le questioni da discutere secondo il Partito Democratico, che “formula pur in ritardo” ai cittadini gli auguri per il nuovo anno.
“L’anno è cambiato, ma i problemi sono vecchi”, ci dice il Coordinatore Egidio Pastore. Tanto per iniziare, la raccolta differenziata; “ormai s’è persa la cultura, l’abitudine ad effettuare la raccolta differenziata”; si prosegue col randagismo, “problema grave soprattutto nel centro storico”, e con il Parco Naturale: “Dopo gli atti vandalici, non se ne parla più e non c’è stato alcun intervento”. E per la soluzione del problema “il Partito Democratico si impegna a compiere il miracolo della sistemazione della struttura!”. Forse una provocazione, ma la dichiarazione di “vicinanza al mondo dell’agricoltura” appare del tutto sincera, “pur non improvvisandoci risolutori. Ammiriamo la posizione di Cia e Coldiretti, Enti preposti alla gestione delle sorti del mondo agricolo, che hanno congiunto le forze”.
“Il PD di Palagianello è contrario all’operato di chi, con personalissime lettere a scrittori attraverso Internet, ridicolizza il paese, un paese in cui semplici dispettucci vengono definiti ‘mancanza di democrazia’. Ma siamo seri! La Repubblica di Salò è lontana da noi anni luce!”. A proposito di interpretazioni su programmi attuati dal Sindaco e su riflessioni contrarie dell’ex primo cittadino Petrera, Pastore si chiede chi abbia ragione, contestando poi il silenzio di maggioranza ed opposizione sull’aumento del 110% della quota di refezione scolastica. Per quanto riguarda poi il ruolo della Sinistra, “a livello nazionale discute su problemi quali lavoro e famiglia, ma da noi non se ne parla. Che lo si faccia in maniera seria, sensata e libera, perché noi non condividiamo i movimenti a conduzione carismatica!...”. Un’ultima considerazione, amara, sulla perdita dei finanziamenti di Area Vasta per Palagianello per ‘mancanza di progettualità’, con l’attenzione però rivolta alle parole del Presidente della Provincia su una eventuale redistribuzione di quote. L’augurio è anche che si studi un percorso comune ad esempio tra Palagianello, Palagiano e Mottola alla luce dei lavori sulla Statale 7 e che “il Sindaco divenga conscio non solo del ruolo di rappresentanza ma anche della necessità di lasciare una buona e duratura traccia dei suoi cinque anni di governo…”
Per Antonio Miola la “lunga fase letargica di Palagianello richiede una riflessione. Notiamo una politica di annunci di iniziative, ma in realtà la comunità ha assunto l’aspetto di un dormitorio. Dopo il lungo letargo post-elettorale occorre che il Dott. Sig. Prof. Sindaco risolva i problemi del nostro paese… ”. Miola ricorda che “l’attuale Sindaco, da consigliere, lamentava lo scarso sviluppo e l’assenza di opportunità occupazionali a Palagianello. Ora annuncia la creazione di aree verdi ma in Piazza De Gasperi esistevano già. Sentiamo parlare di ‘piano commerciale’: ma non esisteva già la liberalizzazione permessa dalla Legge Bersani?”. E dopo le aree verdi quelle di discussione, “ora assenti da parte di un Sindaco che non prende nemmeno in giusta considerazione i problemi della scuola. Lo stato degli edifici scolastici è addirittura pietoso, eppure si aumenta la quota per la refezione, nonostante nel bilancio esistano somme attive, non vincolate, per l’ammontare di centodiecimila Euro!” Nel commentare la ‘giunta light’ che si prospetta per Palagianello, secondo Miola è “il tentativo di racimolare consenso in vista delle prossime elezioni regionali, riprendendo i vecchi arnesi della politica dei due blocchi. E chi è sindaco di parte non può fare il sindaco!”. Agli amministratori vengono rivolte infine alcune idee per il miglioramento della qualità di vita dei cittadini, come il congiungimento tra via Puglia e via Roma ed i lavori per la relativa rete fognaria per una decina di metri, una scalinata pedonale in fondo a via Roma per raggiungere il sottovia, il congiungimento alla rete del gas per la scuola per l’infanzia, solo pochi metri, l’impegno a mantenere e pulire le aree verdi comunali di via Roma lato est e quella a nord dei 96 alloggi.
Il fuoco d’artificio d’inizio anno di Antonio Miola termina con una salva di botti: “sfidiamo i Sindaci degli ultimi venti anni ad una discussione sui temi fondamentali del paese: siamo stanchi di parlare ancora di dissesto; non è legittimo che si distrugga quel che si costruisce negli anni precedenti od appropriarsi di meriti non propri. Dobbiamo aprire un dibattito serio perché il paese ridivenga comunità, in un periodo in cui l’associazionismo è del tutto assente. Lanciamo quindi un appello a giovani, intellettuali e dirigenti perché ciò sia possibile, e soprattutto per far sentire la voce di delusione”.

di Franco Fischetti

sabato 16 gennaio 2010

Autocensura al TG2 delle 2030

E' finita da pochi minuti l'edizione delle 20.30 del Tg2. Ho iniziato a cenare più o meno in contemporanea con l'inizio del telegiornale, per cui ho avuto modo di vederlo tutto, dai titoli fino ai saluti del conduttore.
Dopo una lunga serie di servizi sul terremoto ad Haiti e sulla politica italiana (ultime dichiarazioni di Napolitano, le elezioni regionali, Fini che presenta il suo libro a Bologna), il conduttore introduce una notizia di economia:
"La Banca d'Italia pessimista sulla ripr..."

A questo punto il conduttore si interrompe all'improvviso; alza gli occhi che teneva abbassati sul taccuino, come per cercare lo sguardo di chi, dallo studio, lo stava evidentemente riprendendo. Per un attimo tenta, imbarazzatissimo, di recuperare il contegno, poi si scusa a mezza voce e fa opportunamente partire un servizio su un tenerissimo cammellino salvato da una tempesta di neve nelle montagne cinesi.

Sono seguiti un paio di altri servizi di sport e di spettacolo (tra cui quello sull'uscita di Avatar nelle sale italiane), ma la notizia di economia che il conduttore aveva avuto l'inavvertenza di introdurre per poi subito interrompersi non è stata più riproposta. Si tratta, in tutta evidenza, di questa notizia: come già aveva iniziato a dire il conduttore del tg, la Banca d'Italia prevede una ripresa debole per il 2010, e pessime prospettive per il lavoro e la qualità della vita degli italiani.

La polemica berlusconiana sui media che seminano pessimismo e che con le loro cattive notizie non favoriscono la ripresa economica è ormai vecchia di qualche mese, ma evidentemente al Tg2 non se la sono scordata. In questo caso la sbadataggine del conduttore, che ha iniziato a leggere da una scaletta in tutta evidenza ancora non epurata, ha rimosso un piccolo ma significativo velo sul funzionamento delle redazioni delle principali testate televisive italiane.
Pubblicato da Ismaele a 21.04
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