domenica 29 novembre 2009

Centrali e Codex Alimentarius: prove tecniche di genocidio di massa. Agghiacciante


Da più di 20 anni si cerca di capire se le centrali nucleari mettono in pericolo la salute delle persone che vivono nelle loro vicinanze. Sono stati particolarmente studiati i tumori pediatrici, perché i bambini sono più vulnerabili alle radiazioni degli adulti. Il carico di radiazioni emesso dalle centrali nucleari è comunque molto inferiore alla radiazione naturale dell’ambiente a cui siamo costantemente esposti.Per analizzare un eventuale nesso tra la frequenza dei tumori pediatrici e il domicilio nei pressi delle centrali nucleari, si compie ora per la prima volta in Svizzera uno studio globale: si tratta dello studio sui tumori pediatrici nei pressi delle centrali nucleari svizzere.

Uno studio tedesco pubblicato nel dicembre 2007 ha rivelato che i bambini che abitano nel raggio di cinque chilometri da una centrale nucleare corrono maggiori rischi di ammalarsi di cancro. Aumenta in particolare il rischio di leucemia per i bambini piccoli. I risultati del cosiddetto studio KiKK («Epidemiologische Studie zu Kinderkrebs in der Umgebung von Kern-Kraftwerken»; studio epidemiologico sui tumori pediatrici nelle vicinanze di centrali nucleari) sono presentati in dettaglio sulla homepage del Registro Tedesco dei tumori pediatrici.

Ma un'altra minaccia si affaccia: Il Codex Alimentarius promosso dalle multinazionali, che entrerà in vigore il 31 dicembre del 2009 e potrebbe essere il più grande disastro per la salute umana: determinerà gli standard di sicurezza alimentare e le regole in più di 160 paesi del mondo, cioè per il 97% della popolazione mondiale. La Commessione di Commercio Codex Alimentarius (che nel 1994 dichiarò le tossine come nutrienti) è attualmente finanziata e condotta dall'OMS (che appartiene all'ONU) e dalla FAO. Un insieme di standard internazionali aventi come scopo la protezione della "salute" dei consumatori, attraverso pratiche nel commercio per: preparati alimentari, semipreparati, crudi, l'igiene degli alimenti, gli additivi, i pesticidi, i fattori di contaminazione, l'etichettatura, i metodi di analisi. Lo scopo recondito è di mettere fuori legge ogni metodo alternativo nel campo della salute, come le terapie naturiste, l'uso di integratori alimentari, di vitamine e di tutto ciò che potrebbe essere un potenziale concorrente per l'industria chimico-farmaceutica. La lobby della chimica farmaceutica è nata da un'associazione condotta da Rockfeller e dall'IGFarben della Germania nazista. L'IGFarben fin dal 1932 fornì ad Hitler un finanziamento di 400.000 marchi senza il quale il secondo conflitto mondiale non avrebbe potuto avere luogo e nel 1941 costruì ad Auschwitz la più grande industria chimica del mondo approfittando della mano d'opera dei campi di concentramento. Nel processo di Noriberga i responsabili della IGFarben furono dichiarati colpevoli di genocidio, di schiavitù ed altri crimini. Però un anno dopo la condanna, nel 1952, tutti i responsabili furono liberati con l'aiuto di Nelsen Rockfeller (che a quei tempi era ministro degli affari esteri in USA) e s'infiltrarono nell'economia tedesca.

A partire dal 2009 il codex mira a eliminare ogni supplemento alimentare naturale che sarà sostituito con 28 prodotti di sintesi disponibili solo in farmacia: tutto ciò che non è nella lista del Codex è considerato illegale; le medicine naturiste, come l'agopuntura la medicina energetica, ayurvedica, tibetana ecc. saranno progressivamente vietate; l'agricoltura e l'allevamento di animali saranno regolate dall'industria chimico-farmaceutica che vieta per principio l'agricoltura biologica. Questo significa che ogni mucca da latte sarà trattata con l'ormone bovino della crescita (ricombinato geneticamente) prodotto dalla Monsanto. Inoltre. Ogni animale del pianeta usato a fini nutrizionali dovrà essere trattato con antibiotici ed ormoni della crescita. Le regole del Codex permettono che gli alimenti contenti OGM non debbano più essere etichettati come tali. Non solo. Nel 2001 il Codex Alimentaris reintegra 7 delle 12 sostanze chimiche (note per essere causa di cancro) vietate unanimemente da 176 nazioni. L'alimentazione umana dovrà essere irradiata con Cobalto i cui livelli saranno maggiori di quelli permessi in precedenza.

venerdì 20 novembre 2009

LA PUGLIA E' VERAMENTE LA FABBRICA DI NIKY

Gli Uffici dell’Assessorato al Lavoro hanno presentato alla Giunta Regionale una delibera finalizzata alla stabilizzazione dei lavoratori Lsu per l’attività di raccolta differenziata dei rifiuti solidi urbani. Sulla base della convenzione stipulata il 30 aprile 2009 fra Ministero del Lavoro e Regione e nell’obiettivo si svuotare la platea storica degli Lsu in continuazione con quanto fatto negli anni precedenti la Regione in via sperimentale stanzia un milione di euro a favore degli Enti pubblici, degli Ato e dei privati che intenderanno assumere a tempo indeterminato gli Lsu per il potenziamento dell’attività di raccolta differenziata.



Ogni Ente pubblico potrà ricevere come una tantum 10.000 euro per ogni lavoratore assunto a tempo indeterminato mentre le imprese private saranno beneficiarie di 14.000 euro. «Il termine di scadenza, fissato per il 31 dicembre 2009, verrà –recita la delibera- riproposto fra le attività prioritarie a tutto il 2010». «Si tratta – ha dichiarato l’assessore Losappio - di un primo provvedimento indirizzato a rafforzare concretamente la raccolta differenziata porta a porta e nello stesso tempo a dare lavoro e stabilità ai lavoratori socialmente utili; altri seguiranno nei piani antirecessivi che la Regione sta licenziando».

lunedì 16 novembre 2009

LETTERA APERTA

Cari cittadini,
inizio questa mia introducendola con una frase che il Segretario Pierlugi Bersani ha pronunciato alla festa nazionale del PD giovani:
abbiamo paura a pronunciare la parola tessera come se fosse una parola sessuale mentre e’ solo un adesione, come il ruolo degli elettori, che si valuta in base al loro numero.
Il partito non è una palestra per i nostri esercizi.
Per me il partito è uno strumento, il fine è la società
.”
Questa introduzione serve a dare corpo ad una mia riflessione sulla attuale composizione del consiglio comunale di Palagianello e per capire voglio coinvolgere tutto il movimento di centro sinistra, di sinistra e tutti coloro che oggi si sentono riformisti.
La domanda che rivolgo a tutti è questa:
vi siete chiesti , cari cittadini, i quattro consiglieri di “Insieme per il progresso” quale ideale stanno perseguendo, quali sono gli obbiettivi e i loro progetti visto che, dopo tutto questo periodo di latente opposizione non si riesce di capire a quale partito appartengono?
Il Partito Democratico di Palagianello insieme ad altre forze di centro sinistra, alle elezioni amministrative del 2008 ha cercato di conferire un minimo di identità politica rendendo credibile la coalizione “insieme per il progresso” che, al contrario, dimostrandosi poco lungimirante e senza tener conto del rispetto e della lealtà politica che era dovuta a chi la faccia l’ha messa per mantenere alti degli ideali, ha preferito trasformare una coalizione in un semplice movimento che accontenta solo qualche nostalgico.
È proprio vero, gli Italiani sono un popolo ( siamo un popolo) di poeti, di tecnici di calcio e sono anche quelli che vivono di luoghi comuni e di grandi nostalgie.
Tutti parliamo di politica ma quando arriva il momento di esporsi mettendo la propria faccia siamo bravissimi a contribuire con il classico “appoggio esterno”.
Ultimamente i partiti sono stati demonizzati (a Palagianello in particolare) a favore di movimenti che stanno facendo perdere il concetto fondamentale della connotazione e collocazione che conferisce una adesione identitaria, in questo caso la tessera ad un partito.
Incontro tantissima gente che invoca il ricongiungimento ed il rinnovamento della sinistra ma senza impegnarsi a realizzarlo, considerando i partiti delle scatole vuote che se qualcuno cerca di riempire bisogna marchiarlo come incapace o addirittura come nemico da combattere; tutti possono esprimere il proprio pensiero, il problema e far si che lo stesso venga preso in considerazione.
Vorrei che la politica cominciasse a lavorare per qualcosa e la finisse di crearsi dei nemici da sconfiggere, le elezioni si perdono anche perché il popolo vuol bocciare qualcuno, non sempre perché l’avversario merita la vittoria.
Per rimanere attaccati a posizioni di prestigio si continua a sfoggiare la parola “sinistra” ma poi si attacca l’unico partito che è contenitore di modelli di centro e di sinistra e ne conserva gli ideali senza far prevalere le idee di nessuno, si attaccano le persone che aderendo ad un partito vogliono organizzare il proprio modo di fare

politica insieme a tante altre persone che hanno l’obbiettivo di conquistare l’esercizio del potere politico.
Invece, ultimamente, si stanno creando dei sognatori che sono lontani anni luce dagli uomini che servono per cambiare questa comunità.
Non sappiamo da chi siamo rappresentati in consiglio comunale e, non si può incidere presso un’amministrazione provinciale o regionale (sono stato in un movimento civico e quindi scrivo la mia esperienza) se non si è rappresentati da un partito, quando si esterna il proprio pensiero su un quotidiano cartaceo non si riceve nessuna considerazione se non quella personale; questo fa capire che i movimenti devono nascere con l’obbiettivo di far crescere i partiti e non il contrario.
Poi è legittimo fare politica tutti i giorni con grande impegno e facendo delle scelte personali, ma l’organizzazione ed il governo sono un’altra cosa, non serve fare testimonianze politiche o quant’altro se si è portatori del solo pensiero personale, altrimenti ci si comporta come degli ultras di una squadra di calcio che fanno la stessa identica cosa.
Dal dopoguerra in poi far parte di un partito è la cosa più rilevante per chi fa politica, quindi il mio invito a tutti voi è quello di abolire e di evitare di far crescere queste forme mutevoli che di sicuro non identificano i valori e gli ideali in cui ci si riconosceva un tempo.
Iscriversi ad un partito, insieme ad altre persone da la possibilità e la certezza di condividere un certo numero di valori facendo forte quel detto che dice che “l’unione fa la forza”.
In queste parole è racchiuso il vero scopo di essere parte attiva di un partito; mettersi insieme ad altri per far contare di più ciò in cui credi.
Rimanere lontano dai partiti favorisce il disfattismo, l’ostruzionismo ed il disimpegno.
Se si continua a prendere le distanze dai partiti si lascia tutto nelle mani dei soliti noti che continuano ad sostenere un loro preciso disegno che altro non fa che alimentare la disaffezione verso la politica, tiene lontano tutto ciò che è nuovo e diventa qualcosa di incontrollabile.
I partiti sono gli intermediari fra il popolo e gli organi costituzionali, grazie ai partiti viene conferito ai cittadini il potere di partecipare a dare degli indirizzi che siano determinanti per tutta la politica nazionale.

Palagianello 16 Novembre 2009


Egidio Pastore