giovedì 27 novembre 2008

Giovani Democratici,Raciti è il Segretario

E' Fausto Raciti il primo segretario dei Giovani Democratici. Alle primarie come ha reso noto il Dipartimento Organizzazione del Pd hanno partecipato 121.623 ragazzi tra i 14 ed i 29 anni.

Il dipartimento Organizzazione del Partito Democratico ha reso noti i dati definitivi dei voti: con il 77,03% (93.686 voti) Fausto Raciti è stato eletto alla guida dell’organizzazione giovanile del Pd, seguito da Giulia Innocenzi con il 9,97% (12.126 voti), Dario Marini con il 6,70% (8.149 voti) e Salvatore Bruno con il 6,30% (7.662 voti).

I risultati definitivi degli eletti all’assemblea nazionale e a quelle regionali saranno diffusi nelle prossime ore.

Nella serata di domenica sono arrivati a Raciti gli auguri del segretario del PD, Walter Veltroni.

Salvatore Bruno è di Prato, ha ventisette anni e sta per laurearsi in Giurisprudenza presso l'università di Firenze. Nel suo programma dice che la “politica è il solo mezzo con cui si trovano le soluzioni ai problemi che affliggono il nostro tempo”. Tra questi, Bruno è convinto che la giovanile democratica debba lottare soprattutto per quanto riguarda l'inserimento dei giovani nel mondo del lavoro e per tutti i grandi temi legati ai diritti civili. Per il giovane toscano, l'organizzazione giovanile del PD dovrebbe essere “snella” e territorialmente “radicata”.

L’unica ragazza del quartetto, Giulia Innocenzi, è di Rimini, ha ventiquattro anni e studia Scienze Politiche alla LUISS di Roma. Come per Bruno, anche la Innocenzi mette al centro del suo programma i diritti civili e i temi etici: ”perché la libertà di ricerca, l’antiproibizionismo, la vita indipendente e i diritti civili non siano più esclusi dalle battaglie della Sinistra italiana”. Per la candidata romagnola, inoltre, fondamentale è anche la riforma della scuola e dell'università che deve realizzarsi attraverso tre punti chiavi “laicità, libertà e merito”.

Dario Marini è bresciano, ha ventisette anni, una laurea in Scienze Politiche e si sta specializzando alla Cattolica di Milano. Per lui un programma rapido e sintetico. “Riconosciamo – scrive - di dove essere responsabili nei confronti della collettività. Qualche esempio: tutelare l’ambiente, servizio civile obbligatorio, volontariato per biblioteche notturne”. Indispensabile, per Marini, il no ad “un centralismo democratico” a favore di una “struttura federale dove il principio di sussidiarietà è fondamentale”.

Fausto Raciti è il segretario uscente della Sinistra Giovanile, ha ventiquattro anni, è nato ad Acireale ma vive a Roma. Per lui la giovanile democratica dovrà essere costruita “dalle idee libere, dalle passioni sincere, dagli interessi più vari, dai sogni meravigliosi di una generazione che vuole cambiare” e dovrà avere uno scopo preciso : “Riallacciare il filo del discorso tra i Democratici e le giovani generazioni”. Cioè, scrive Raciti, “Aiutare il Partito Democratico a farsi popolo”.

YouDem, la tv del Partito Democratico, seguirà la giornata grazie anche alla partecipazione degli utenti che vorranno contribuire al palinsesto democratico con i loro contributi. Tutti i video che i “reporter” invieranno, andranno a comporre il mosaico delle immagini dell'Italia dei Giovani Democratici.

RECESSIONE

L'economia sta navigando nella bonaccia. L'Ocse, nel suo Economic Outlook pubblicato questa mattina, annuncia stime peggiori rispetto le precedenti previsioni di crescita per Eurolandia. L'Europa dei Quindici avrà un saldo positivo pari all'1% nel 2008, una contrazione nel 2009 pari al -0,6% e una risalita per il 2010 con crescita pari al 1,2%. Discorso più cupo per l'Italia dove la recessione già iniziata quest'anno (-0,4%) proseguirà per gran parte del 2009 (-1,2%).

A differenza di quanto si ostini a proclamare il premier durante l'Assemblea dell'Unione degli Industriali e delle Imprese, dove raccomandando ottimismo, ritorna sulla cantilena, distorta e corrotta, che anche questa volta è colpa del governo precedente – quel governo che già per due volte risanò l'economia italiana dalla pessima gestione degli esecutivi di Berlusconi, ndr – l'Ocse mostra dati differenti da quelli propagandisti della maggioranza. L'Economic Outlook del'Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico prevede “ulteriori cali del prodotto interno lordo fino a fine 2009” a fronte di “condizioni creditizie interne più difficili”, della crisi finanziaria globale e delle “continue perdite di competitività sui costi”.

Il capo economista Klaus Schmidt-Hebbel, nel suo editoriale, allarga l'area recessione a quasi tutti i 30 paesi dell'Ocse. Una “recessione durevole” che non si vedeva dall'inizio degli anni '80 e che è figlia del “blackout finanziario seguito alla bancarotta di Lehman Brothers”.

Le stime anticipate lo scorso 13 novembre indicavano rispettivamente +1,1% per il 2008, -0,5% per il 2009 e +1,2% per il 2010. “Le incertezze relative a questa versione dell'Outlook sono eccezionalmente elevate, specialmente per quanto riguarda la velocità con cui la crisi dei mercati finanziari sarà superata'', ha spiegato Schmidt-Hebbel che prevede, in particolare, un ritorno della deflazione in Giappone.

E il capo economista ha aggiunto che, nel complesso, “preoccupa particolarmente la possibilità che la debolezza dell'economia reali peggiori la crisi finanziaria portando ad ''un'ulteriore riduzione dell'indebitamento, ad un inasprimento creditizio e ad ulteriori pressioni per l'economia reale, inclusa la possibilità di deflazione”.

L'Ocse ha consigliato i paesi nell'attuare misure di riduzione della pressione fiscale o di trasferimenti ai redditi più bassi perché più adatti ed efficaci nel sostenere i consumi. Da evitare invece investimenti nelle infrastrutture. “Nelle attuali condizioni di estremo stress finanziario, accanto alla politica monetaria i paesi che hanno spazio di manovra in termini di bilancio dovrebbero agire anche sulla leva fiscale”.

Nell'analisi del del nostro paese, l'Ocse ha spiegato che le famiglie italiane “probabilmente
resteranno caute sui consumi e la crescita dei consumi potrebbe non riprendere se non alla fine del 2009”. Davanti ad “forte aumento della quota dei redditi destinata ai risparmi nel 2008, si aspetta un aumento della disoccupazione fino a tutto il 2009”.

Si legge nell'Economic Outlook che l'Italia “nelle attuali circostanze dovrebbe essere messa in grado di utilizzare gli stabilizzatori automatici. I tagli al pubblico impiego dovrebbero essere realizzati con attenzione, per contribuire a migliorare l'efficienza e per ottenere risparmi fiscali”.

A causa della recessione già in corso, del suo protrarsi nel 2009 e dell'aumento dei premi di rischio pagati dai titoli di Stato italiani, l'Italia “si ritroverà con le finanze pubbliche indebolite nonostante abbia pianificato un consolidamento”. Come a dire che l'ottimismo si ottiene con fatti concreti di miglioramento. Non con battute.

Per Stefano Fassina, consulente economico del governo ombra del PD “le misure preannunciate sono ancora inadeguate. Purtroppo sono state disperse notevoli risorse con la completa eliminazione dell’Ici e con la gestione della vicenda Alitalia, che ha visto scaricare i debiti della compagnia sui contribuenti. Se poi a ciò si aggiunge la crescita dell’evasione, si arriva a quasi dieci miliardi di euro sottratti ad interventi anticiclici a sostegno delle famiglie e delle imprese. L’ottimismo lo si alimenta con interventi adeguati e fino ad oggi si è fatto troppo poco. Inoltre preoccupano le parole del ministro Sacconi, che ha fatto capire come non ci siano risorse sufficienti per sostenere le centinaia di migliaia di precari che perderanno il posto di lavoro nei prossimi mesi. Il Pd continuerà a fare la sua parte e riproporrà le sue ricette per affrontare la crisi. Speriamo che questa volta il Governo ci dia veramente ascolto come ha dichiarato il ministro Tremonti.

“E’ arrivato il momento di smetterla con gli annunci a effetto e iniziare ad agire su alcune priorità significative, senza disperdere i pochi soldi a disposizione in mille rivoli”. Lo ha dichiarato il senatore del PD, Tiziano Treu, a proposito di quanto affermato dal premier Berlusconi sulla crisi economica. “Le priorità su cui intervenire sono due. La riforma degli ammortizzatori sociali, soprattutto per sostenere i redditi di migliaia di lavoratori precari e non e il sostegno ai salari e alle pensioni medio basse. Per realizzare questi obiettivi sono necessarie innanzitutto più risorse che bisogna trovare sia continuando la lotta all’evasione fiscale, sia evitando di disperdere fondi, ad esempio, sul sostegno agli straordinari che non ha nessun senso. Infine, come ha suggerito oggi Boeri, per sostenere le famiglie che arrancano sempre di più per arrivare a fine mese, si può risparmiare sugli interessi sul reddito che calano per la crisi”.

"Le misure anti-crisi annunciate del governo sono, a nostro parere, ancora insufficienti. È positivo, invece, il segnale politico lanciato dal premier eda Tremonti sulla “collaborazione” di tutti; ma ad esso devono seguire i fatti, quindi un confronto concreto sulle nostre proposte". Così ha commentato Giorgio Tonini, coordinatore dell'Area Studi, Ricerca e Formazione del PD. "Per ora gli interventi dell’esecutivo sono apparsi squilibrati: l’inopportuna abolizione dell’Ici per tutti (compresi coloro che non avevano affatto bisogno di questo regalo) ha disperso risorse ingenti, e di fronte a questo la tessera dei poveri a 40 euro al mese, ispirata a un “capitalismo compassionevole” fuori moda e fuori luogo, è una misura davvero troppo limitata; non c’è nulla per le tredicesime, mentre si insiste, nonostante il parere negativo della stessa Confindustria, sugli straordinari, ininfluenti in questa fase del ciclo economico. Chiediamo quindi al governo di confermare la disponibilità manifestata finalmente in queste ore e di discutere sul sostegno a salari e pensioni, sugli ammortizzatori sociali, sull’occupazione femminile, sulla lotta alla povertà, su un nuovo modello di Welfare; insomma sul pacchetto di proposte che il PD ha messo in campo da tempo.

"Le misure annunciate dal governo per fronteggiare la crisi ci sembrano insufficienti. Apprezziamo che l'Esecutivo voglia convocare le parti sociali e le aziende ma ci sembra necessario mettere con urgenza mano a misure concrete". Lo ha affermato Anna Finocchiaro, Presidente del Gruppo del PD al Senato. "Per farlo non servono annunci spot e non serve spargere falso ottimismo come fa, anche oggi, il Premier. Serve stabilire l'entita' delle risorse - ha continuato la Finocchiaro - e sulla base di questo individuare le misure che devono interessare le famiglie, gli stipendi e le pensioni dei lavoratori".
"Il PD ha presentato le sue proposte e il Governo, se davvero vuole metter mano alla crisi, dovrebbe recepirle a cominciare dalla detassazione delle tredicesime e da un intervento sugli ammortizzatori sociali. Per poter prendere misure strutturali serve un intervento da un punto di pil, come ha affermato anche oggi Bersani". "La crisi e' grave e l'Esecutivo deve avere il coraggio di dire che l'impostazione della sua Finanziaria mal si concilia con la crisi che ci sta aggredendo". "Ci auguriamo - ha concluso Anna Finocchiaro - che il Governo tenga conto delle nostre osservazioni e voglia lavorare nella direzione giusta. Se lo farà troverà orecchie attente".

martedì 25 novembre 2008

GENERAZIONE DI FENOMENI

Non disperate gente ,alla fine ci accorgeremo che è solo un brutto sogno.
Certamente è difficile da accettare,ma con una buona dose di coraggio e con la volontà che ci ha sempre contraddistinto riusciremo a superare anche questa stortura.
Il Partito Democratico è fermo nel condannare il comportamento deplorevole di questa amministrazione comunale ,che con i suoi consiglieri è convinta che sia riuscita a trasformare quella che loro consideravano una protesta , in un servizio peggiorativo ed inefficace che non solo avrà conseguenze per l’ambiente ,ma anche per la tasca dei cittadini.
Abbiamo sempre sperato che il buon senso riuscisse ad avere il sopravvento,ma così non è stato ,anzi la cosa sta peggiorando.
Gli ultimi anni hanno visto la popolazione di Palagianello ,amministrata prima da un Sindaco che, dopo essere stato cacciato ,rivendica con variopinti manifesti , alcuni suoi progetti ( omettendo vigliaccamente di parlare di raccolta differenziata e PUG) ,ad un Sindaco che per appropriarsi dei progetti del suo predecessore dice che il merito di questa amministrazione è stato quello di cantierizzare tutto quello che era sulla carta e, per mascherare la menzogna in qualcosa di più credibile, ha battezzato le sue iniziative come “Progetti di seconda generazione”.
Adesso il Capitano sta scaldando i muscoli ,ma nel frattempo un errore lo ha fatto:
il nostro Sindaco non ha tenuto ,presente le disgrazie che sono avvenute negli ultimi anni nelle scuole (ultima quella di Torino) e ha ritenuto opportuno perdere i fondi per la ristrutturazione dell’edilizia scolastica e per la messa in sicurezza degli stessi edifici , € 300.000,00 (Trecentomila) che servivano a ristrutturare la scuola materna “Marconi” e ,per questo motivo ha perso anche il finanziamento per le aule delle classi primavera.
Bastava una variazione di bilancio che sicuramente sarebbe piaciuta anche all’opposizione ,e si poteva cofinanziare il progetto……….però,che bella è stata l’estate scorsa,tantissime feste ,tanta allegria ,sicuramente Palagianello è cresciuto ed è più ricco.
Il concetto di SECONDO ,riferito ai fenomeni , fa pensare a qualcosa che sia diverso dal primo e sicuramente migliorativo ,e visto che il messaggio arriva da un’amministrazione pubblica il pensiero va a qualcosa che sia proteso al bene della comunità e sia condivisa in modo unanime dalla stessa.
Comunque il Sindaco Labalestra è da capire,quest’anno non doveva essere Lui ad amministrare, bensì Petrera ,quindi ha pensato bene di completare tutti i progetti per come sono,senza migliorarli perché un favore al vecchio sindaco si può anche fare ma sempre rispettando i dovuti limiti.
Anche l’atteggiamento nei confronti della gente e degli altri partiti rispetta vecchi stili ,ma tutto questo durerà solo fino a giugno del 2009,poi Labalestra comincerà a Governare (notare la G maiuscola).
CHE SIA STATO COMMESSO UN GRAVE ERRORE POLITICO ? (Labalestra marzo 2007)
NESSUNA POLITICA VIRTUOSA SI FONDA SUL TRASFORMISMO ! (Labalestra marzo 2007)
Questa è solo la seconda generazione, che essendo peggiorativa rispetto alla prima non ci fa vedere rosei futuri anzi, aspettiamo con ansia che il Sindaco e la sua giunta realizzino l’asilo nido ,risolvano il contenzioso della piscina e qualche altra piccola cosa che è rimasta così completeranno il programma del vecchio Sindaco e potranno dimostrare che anche loro hanno le idee chiare per la gioia di tutti coloro che questa compagine l’ha eletta perché lavorasse.

“Caro Babbo Natale,sii buono con questa comunità quest’anno,sotto l’albero fa che trovi un ……….. Sindaco”

venerdì 7 novembre 2008

IL SEGRETARIO NAZIONALE WALTER VELTRONI INVIA UN MESSAGGIO A BARACK OBAMA E A JOHN MC CAIN

IL MESSAGGIO A OBAMA
“Caro senatore Obama la sua vittoria può cambiare il mondo. La straordinaria affermazione da lei conseguita nel voto per la casa Bianca ci ha riempito di gioia: è un evento straordinario, un vero e proprio cambio destinato a riflettersi nella storia del suo paese ed insieme a modificare, come un grande vento, le speranze e gli assetti del mondo. Noi, democratici italiani, abbiamo seguito con passione la sua campagna elettorale, l'affermarsi di una nuova leadership e di nuove idee capaci di conquistare i cuori e la mente degli americani e di affermare una visione del mondo fatta di progresso, solidarietà, uguaglianza, sviluppo compatibile. Tra l'Italia e gli Stati Uniti c'è una lunga tradizione di amicizia che ha al suo centro la vittoria contro il fascismo e il nazismo e la difesa dai totalitarismi. La sua vittoria e il suo arrivo alla Casa Bianca sono accolti dal popolo italiano come una positiva possibilità di rafforzare questa amicizia e collaborazione. A questo noi ci impegniamo, volendo anche rafforzare i legami che da sempre ci uniscono al Partito democratico degli Stati Uniti. Le invio i miei più cordiali saluti e i nostri complimenti”.

IL MESSAGGIO INVIATO A MC CAIN
“Gentile senatore John Mc Cain, le rivolgo i miei personali complimenti e quelli del mio partito in una giornata che vede l'affermazione elettorale del suo contendente Barak Obama. Il mio partito in Italia ha seguito con grande attenzione la lunga e appassionante campagna elettorale americana e guardato con rispetto alla sue posizioni anche se il nostro sostegno è andato al candidato del Partito democratico a cui siamo da sempre vicini. Eppure ho particolarmente apprezzato il suo comportamento nel confronto elettorale e specie in queste ultime ore: il modo in cui lei ha riconosciuto la vittoria del suo avversario il tono limpido con cui si è rivolto ad Obama e all'intero suo paese con spirito di unità, non di divisione o di conflittualità. Questo suo comportamento ha suscitato insieme ammirazione per il suo comportamento e ha confermato, se ancora ve ne fosse bisogno, la straordinaria vitalità della democrazia americana. Le invio i miei più cordiali saluti”.

IL MONDO CAMBIA: IL DISCORSO INTEGRALE DI BARACK OBAMA

Buonasera Chicago! Se c’è ancora qualcuno là fuori che dubita del fatto che l’America sia il posto dove tutto è possibile, che ancora si chiede se il sogno dei nostri Padri sia vivo oggi, che ancora si interroga sul potere della nostra democrazia, stasera ecco la risposta. E’ la risposta che hanno dato le file davanti le scuole e le chiese, mai così lunghe nella storia di questo paese, fatte da gente che ha atteso tre ore, quattro ore, molti per la prima volta nella loro vita, perché credevano che questa volta poteva essere diverso, e che la loro voce poteva essere quella differenza. E’ la risposta data da giovani e vecchi, ricchi e poveri, Democratici e Repubblicani, neri, bianchi, ispanici, asiatici, nativi americani, gay, etero, disabili e non disabili. Americani, che hanno inviato al mondo il messaggio che noi non siamo mai stati solo un insieme di individui o un insieme di stati rossi e stati blu. Noi siamo, e sempre saremo, gli Stati Uniti d’America. E’ la risposta che ha guidato tutti coloro ai quali per lungo tempo e da molti è stato detto: siate scettici, abbiate dubbio e paura, riguardo a quello potrà succedere! ...e li ha guidati a mettere le proprie mani sul cammino della storia per dirigerlo ancora una volta verso la speranza di un giorno migliore. C’è voluto molto tempo, ma stasera, grazie a quello che abbiamo fatto in questa giornata, in questa elezione, in questo specifico momento, oggi il cambiamento è in America. Poco prima, in serata, ho ricevuto una chiamata di straordinaria cortesia dal Senatore Mc. Cain. Il Sen. Mc Cain si è battuto a lungo e con tenacia in questa campagna. E ha combattuto ancora più a lungo e con tenacia per il Paese che ama. Ha sostenuto per l’America sacrifici che molti di noi non potrebbero nemmeno immaginare. Siamo grati per il servizio reso all’America da questo leader audace e coraggioso. Mi congratulo con lui. Mi congratulo con il Governatore Palin per ciò che sono riusciti a realizzare. E sono impaziente di lavorare con loro per rinnovare la promessa di questo Paese, nei mesi che verranno. Voglio ringraziare il mio compagno di viaggio, un uomo che ha fatto una campagna elettorale di cuore, che ha parlato in nome degli uomini e delle donne coi quali è cresciuto per le strade di Scranton e coi quali torna in treno a casa, in Delaware: il vice presidente eletto degli Stati Uniti, Joe Biden. E non sarei qui stanotte se non fosse stato per il sostegno incessante del migliore amico dei miei ultimi 16 anni, pilastro della nostra famiglia, amore della mia vita, la First Lady Michelle Obama. Sasha e Malia: vi amo più di ciò che possiate immaginare; vi siete meritate il nuovo cucciolo che verrà con noi alla Casa Bianca. E anche se non è più con noi, io so che mia nonna ci sta guardando, come ci guarda la famiglia grazie alla quale io sono ciò che sono. Mi mancano, stasera, e so che il debito che ho nei loro confronti è incommensurabile! A mia sorella Maya, a mia sorella Alma, a tutti i miei fratelli e le mie sorelle: grazie per il sostegno che mi avete dato. Vi sono grato. Al responsabile del mio staff elettorale, David Plouffe, taciuto eroe di questa campagna, che ha realizzato la migliore, la migliore campagna politica, penso, della storia degli Stati Uniti d’America! Al mio capo stratega, David Axelrod che è stato mio partner in ogni passo del cammino percorso. Alla migliore squadra elettorale mai messa assieme nella storia politica: a voi tutto ciò è dovuto, e vi sarò per sempre grato per quello che avete sacrificato per realizzarlo. Ma al di sopra di tutto, non dimenticherò mai coloro ai quali realmente appartiene questa vittoria. Appartiene a voi! Appartiene a voi! Non sono mai stato un candidato favorito per questa carica. Non abbiamo mai avuto né molto denaro né molto consenso. La nostra campagna non è stata ordita nelle stanze di Washington. È cominciata nei cortili di Des Moines, nei soggiorni di Concord, sotto i portici di Charleston. E’ stata fatta da uomini e donne che hanno dato quel poco che avevano da dare: 5 o 10 o 20 dollari per la causa. Ha tratto la propria forza da quei giovani che hanno respinto il mito di una generazione apatica e hanno lasciato le proprie case e le proprie famiglie per lavori che offrivano pochi soldi e ancor meno riposo. Ha preso la propria energia da quei meno giovani che hanno sfidato il freddo gelido e il caldo bruciante per bussare alle porte di perfetti sconosciuti, e dai milioni di americani che hanno prestato la propria opera volontaria e lavorato e provato che, più di due secoli dopo, il governo delle persone, dalle persone e per le persone non è stato inghiottito dalla Terra. Questa è la vostra vittoria! E io so che non avete fatto tutto ciò che avete fatto per vincere un’elezione. E so che non l’avete fatto per me. Lo avete fatto perché capite l’enormità del compito che abbiamo davanti. Perché anche se stanotte stiamo festeggiando, sappiamo bene che le sfide che ci attendono domani saranno le più importanti della nostra vita: due guerre, un pianeta in pericolo, la peggiore crisi finanziaria del secolo. Anche se stanotte siamo qui, sappiamo che ci sono dei coraggiosi americani che si stanno svegliando nei deserti dell’Iraq e nelle montagne dell’Afghanistan per rischiare le proprie vite per noi. Che ci sono madri e padri che resteranno svegli dopo che i loro bambini si saranno addormentati e si chiederanno come faranno con l’ipoteca o a pagare il conto del medico o a risparmiare abbastanza per l’università dei loro figli. Ci sono nuove energie da imbrigliare, nuovi posti di lavoro da creare, nuove scuole da costruire, minacce da fronteggiare, alleanze da ricostruire. La strada che abbiamo davanti è lunga. La salita è ripida. Potremmo non arrivarci in un anno e nemmeno in un mandato. Ma, America, non ho mai auto tanta speranza quanta ne ho stasera sul fatto che ci arriveremo! Io vi prometto che noi ci arriveremo! Ci saranno ostacoli e false partenze. Molti non concorderanno con tutto ciò che deciderò o con le mie politiche da Presidente. E sappiamo che il governo non può risolvere ogni problema. Ma sarò sempre onesto con voi riguardo alle sfide che dovremo affrontare. Vi ascolterò, soprattutto quando non sarete d’accordo. E, sopra ogni cosa, vi chiederò di partecipare alla ricostruzione di questa nazione, nell’unico modo in cui l’America è stata fatta per 221 anni - - edificio per edificio, mattone per mattone, mano callosa per mano callosa. Ciò che è cominciato 21 mesi fa nel cuore dell’inverno non può terminare in questa notte d’autunno. Questa vittoria da sola non è il cambiamento che vogliamo. E’ solo l’opportunità di realizzare quel cambiamento. E ciò non può accadere se ritorniamo indietro al modo in cui le cose erano. Non può accadere senza di voi, senza un nuovo spirito di servizio, un nuovo spirito di sacrificio. Dunque facciamo appello ad un nuovo spirito di patriottismo e di responsabilità, per cui ognuno di noi si rimbocchi le maniche e lavori duramente e si prenda cura non solo di sé stesso ma anche degli altri. Ricordiamoci che se la crisi finanziaria ci ha insegnato qualcosa è che non possiamo avere un Wall Street ricco e un "Main Street" (n.d.t inteso nel senso del popolo, della gente comune) in sofferenza. In questo paese, nasciamo e moriamo come Una Nazione, Un Popolo. Non cediamo alla tentazione di ricadere nella faziosità, nella chiusura mentale e nell’immaturità che ha avvelenato la nostra politica così a lungo. Ricordiamoci che è stato un uomo originario di questo stato a portare per primo lo stendardo del Partito Repubblicano alla Casa Bianca, un partito fondato sui valori dell’autostima, della libertà individuale e dell’unità nazionale. Quei valori sono valori che tutti noi condividiamo. E mentre il Partito Democratico vince un’importante elezione stanotte, noi lo facciamo con una dose di umiltà e determinazione a sanare le divisioni che hanno ostacolato il nostro progresso. Come disse Lincoln di fronte ad una nazione ben più lacerata della nostra, noi non siamo nemici ma amici. Anche se le nostre passioni possono averci infiammato, non devono rompersi i nostri legami di affetto. E per quegli americani il cui sostegno non ho ancora guadagnato: posso non aver vinto il vostro voto stanotte, ma sento le vostre voci, ho bisogno del vostro aiuto. E sarò anche il vostro Presidente. E per tutti coloro che stanotte ci guardano al di là delle nostre sponde, da palazzi e parlamenti, per coloro radunati attorno alle radio negli angoli dimenticati del mondo: le nostre storie sono differenti, ma il nostro destino è comune, ed una nuova alba per una leadership americana è a portata di mano.

lunedì 3 novembre 2008

BASTA GOVERNARE COLTIVANDO VENDETTE E VECCHI RANCORI

Dopo cinque anni ,la raccolta differenziata ,a Palagianello ha il prologo che tanti cittadini certamente non auspicavano.
Si passa dalla raccolta differenziata con il porta a porta integrale ,al ripristino e al rispolvero del classico cassonetto.
Tutte le amministrazioni ,indipendentemente dal colore politico, attente all’ambiente sono ormai convinte che l’unico modo per riciclare è raccogliere i rifiuti porta a porta in modo integrale , in quanto è l’unico sistema che permette di differenziare i rifiuti a monte e con la concreta collaborazione dei cittadini.
Palagianello è stato uno dei comuni presi ad esempio da tutta la Puglia,è stato anche premiato come comune riciclone,ma ora sicuramente è candidato a subire l’ecotassa regionale che graverà sull’economia dei cittadini.
Parchè tutto questo ?
Certamente la colpa non è da imputare alla politica come sistema ,ma senza dubbio è di alcuni politici che invece di pensare al benessere e alla salvaguardia dell’ambiente mettono in primis vendetta ,rancore e presunzione .
Se tu crei io devo distruggere ,pur sapendo che è sbagliato,tanto paga pantalone.
Sicuramente il sindaco Labalestra sa quale grande errore commette nel riproporre e mettere a dimora i cassonetti (sperando che abbia buon senso ),ma siccome una volta,quando era consigliere di opposizione, è stato denunciato dal sindaco di centrosinistra deve andare avanti ,solo guidato da odio e sete di vendetta.
Non sono illazioni queste,perché se prendiamo la stenotipia dei consigli comunali e tutte le registrazioni dei comizi fino all’ultima assemblea pubblica presso l’aula consigliare,l’unico vero problema di Labalestra sono le denunce subite dal centrosinistra.
Le colpe ,comunque sono anche da imputare a chi dirige l’ATO1 ,che ha il dovere di gestire i fondi ricevuti per favorire ed incentivare la raccolta differenziata ,ma poi capiamo che e ci chiediamo:
come può un presidente dell’ATO creare e consigliare i migliori progetti per la raccolta differenziata quando il paese governato da Lui ha una differenziazione dei rifiuti pari a zero?
Quindi si è poi costretti a malignare a chi potrebbe giovare tutto questo.
Per poter riciclare bisogna creare la filiera del trattamento dei rifiuti:
ma questi politici ,che sembrano così disattenti,hanno forse trovato un’altra filiera ?
Tante domande che resteranno senza risposta perchè ora non contano i disagi creati ma contano le percentuali di gradimento ,il buon Maestro sta creando tanti buoni discepoli.
Tutto perché ci sono vecchi rancori,ma chi insegna religione (Labalestra) non deve predicare il porgere l’altra guancia?
Pensate che il Sindaco Palagianello non partecipa alla battaglia del ponte Lato ,abbracciata ora anche dal consigliere comunale di Castellaneta Annibale Cassano ,solo perché è un’iniziativa dove è presente Paolo Rubino,pur di coltivare vecchi rancori preferisce che vengano sperperati centinaia di milioni di denaro pubblico ,al nostro sindaco sono indirizzati i nostri più sinceri complimenti.
Il Partito Democratico di Palagianello si impegna da subito a continuare la battaglia per l’ambiente e a fare iniziative atte ad incrementare la raccolta differenziata perché vuol vedere crescere il benessere di tutti i cittadini e chiede al sindaco e alla sua giunta di mettere a disposizione tutto il personale e tutti i mezzi necessari in modo da evitare il processo di inversione di marcia avviato da questi nuovi amministratori ,sulla carta giovani ma che agiscono con mentalità senile.

Spesa pubblica, tutti i tagli ai ministeri della Finanziaria 2009

La dieta imposta dalla "finanziaria snella" colpisce soprattutto Economia, Sviluppo economico e Difesa. Ma anche Lavoro, che ha inglobato la Salute, Ambiente e Beni culturali non evitano il drastico taglio imposto dalla manovra triennale (Dl 112/08). È quanto emerge dalla fotografia scattata il 30 settembre scorso dalla Ragioneria generale dello Stato e rielaborata dall'Ufficio studi della Camera, dove la finanziaria e le 1030 pagine di tabelle della legge di bilancio hanno già avviato il loro esame parlamentare (si veda il grafico a fianco). Per quanto riguarda il dicastero del ministro Claudio Scajola il saldo finale delle risorse lasciate sul tavolo del risanamento in valore assoluto è pari a poco meno di tre miliardi, per l'esattezza 2.835 milioni di euro. In sostanza, una riduzione del 22,7% rispetto alle dotazioni finanziarie al 24 giugno 2008, giorno precedente l'entrata in vigore della manovra di risanamento triennale del Governo.Al secondo posto della virtuale classifica delle amministrazioni centrali più "tartassate" spicca l'Ambiente con un taglio di 276 milioni, di gran lunga inferiore ai valori assoluti registrati dallo Sviluppo economico, ma che in termini relativi si attesta intorno al 18 per cento. Interventi pesanti anche per la Difesa (961 milioni in meno), l'Istruzione (771), il Lavoro (569) e gli Esteri (330).Attenzione poi al fatto che, di qui a breve, la fotografia potrebbe perdere in nitidezza. Infatti i dati elaborati dalla Ragioneria e dalla Camera non tengono conto delle nuove misure che il Governo dovrà adottare per far fronte alla crisi dei mercati finanziari, dei consumi e della produttività delle imprese. Non a caso su questi due ultimi fronti già si profila all'orizzonte un intervento d'urgenza per introdurre incentivi fiscali. Quindi, salvo che non si scelga la strada dell'inserimento nella manovra o nei collegati, agli attuali tagli previsti dal Dl 112 potrebbero aggiungersi ulteriori riduzioni, la cui entità non è ancora possibile quantificare. C'è poi da considerare l'effetto, per il solo anno 2009, delle rimodulazioni, che rappresentano la vera novità della Finanziaria: si tratta di un meccanismo (introdotto dal comma 3 dell'articolo 60 del Dl 112) che consente di contemperare l'esigenza del contenimento della spesa con quella di garantire alle singole amministrazioni le risorse necessarie per assicurarne un'operatività minima. Il tutto nel rispetto dell'invarianza degli effetti sui saldi di finanza pubblica e nel limite del 10% delle risorse stanziate per gli interventi. In sostanza, quella che all'Economia hanno ribattezzato come «elasticità nella gestione del bilancio»: se il Governo fissa l'entità dei tagli, è poi il singolo ministero che in autonomia, seppure entro certi limiti, ripartisce e "rimodula" le risorse residue al proprio interno sulle missioni ritenute prioritarie (si veda la pagina successiva). Comunque sia, come evidenzia l'Ufficio studi della Camera, l'entità delle spese rimodulabili da parte dei ministeri rappresenta circa il 5% della spesa finale del bilancio dello Stato. Va infine aggiunto che la scure del Governo non si abbatte direttamente sulla singola amministrazione, ma sulle "missioni", che rappresentano le funzioni principali e gli obiettivi strategici perseguiti dalla spesa pubblica. In altre parole, la manovra finanziaria contrae le dotazioni previste per queste "grandi finalità" (in tutto 34), e tale contrazione si ripercuote sui ministeri, trasversalmente attraversati dalla miriade di programmi in cui le missioni sono articolate.

DEMOCRATICI PER NATURA,RIFORMISTI PERCHE' E' MEGLIO

Quelli come noi si riconoscono a vicenda dall'impronta che portano dentro, quasi come un segno di riconoscimento, forse lasciato dalle cicatrici del passato... Quelli come noi si fanno mille scrupoli abili nell'auto-produrre dolore coltivatori diretti di sofferenze allevatori di anime perche' hanno capito dalla vita che ogni generosita' non e' dovuta e ogni sorriso e' una conquista Quelli come noi sono capaci di lunghi periodi di esternazione di esili punitivi, ma anche di grandi slanci emotivi e passionali, talmente travolgenti da risultare esagerati, sgangherati, incomprensibili. Quelli come noi non riescono ad adattarsi a questo mondo di cinici calcolatori che riescono a programmare tutto: le giornate, il sesso, i sentimenti... Quelli come noi viviono di precarieta' ed inquietudini, di sogni e ideali... ma per non morire e scaldarsi il cuore si affidano alle note di una canzone, alle sensazione di un libro ai versi di una poesia... Quelli come noi sono spiccatamente individualisti, fragili, spesso incapaci persino di chiedere aiuto, costretti a inventare delle armature per difenderci Ma... quelli come noi non sono poi cosi' male hanno solo troppo cuore... e a pensarci bene... quel marchio di fabbrica, chiamato SENSIBILITA' e' anche un marchio di garanzia perche' di quelli come noi almeno...ti puoi fidare

domenica 2 novembre 2008

Apertura del sito del PD di Palagianello

Da oggi online il nuovo canale d'informazione politico di discussione democratica a Palagianello.