giovedì 24 settembre 2009

LA POLITICA DEI CONDONI…

Ci risiamo,
ogni emergenza o crisi, pare essere per i governi Berlusconi una ottima occasione per tirare fuori dal cilindro delle misure a sostegno di chi nel nostro Paese ha l’abitudine di delinquere.
Nella giornata di ieri (22 settembre 2009) è infatti stato approvato dal governo della PDL “lo scudo fiscale”, attraverso il quale viene data la possibilità di far rientrare in Italia, capitali sottratti illecitamente al fisco Italiano condonando i reati penali e civili connessi all’espatrio degli stessi e con la garanzia dell’anonimato per chi questi reati li ha commessi.
Nei fatti si tratta del “più grande condono fiscale della storia” (come definito dal Wall Street Journal) che secondo le parole del ministro Tremonti non servirà nemmeno a riportare in Italia dei capitali definiti.

Il governo, per giustificare questo abominevole decreto sostiene che anche negli altri Paesi si attuano politiche simili ma ad onor del vero c’è da dire che, tanto negli Stati Uniti, quanto in Gran Bretagna, il rimpatrio di capitali “occultati” illegalmente al fisco è possibile pagando ammende del 40-50% e senza garanzie di anonimato, in Italia invece lo si può fare pagando un misero 5% e con garanzie di rimanere nascosti al fisco.

Tenendo presente la straordinaria diversità con chi ha invece deciso di far rimanere i propri capitali in Italia con notevoli difficoltà e pagando le tasse su essi per un 40% circa, la cosa davvero scabrosa è che con tale manovra ad esempio,
le organizzazioni criminali che hanno utilizzato capitali per fare affari legati al traffico internazionale di organi o di droga, possono adesso farli liberamente rientrare in Italia, pagando un’inezia e con la garanzia di rimanere anonimi alla guardia di finanza e alle forze di polizia.

L’impressione che ne deriva è che mentre a parole il governo Berlusconi sostenga di battersi per la legalità, per la velocità dei processi e per una corretta fiscalità, nei fatti faccia di tutto per premiare i disonesti e far sentire degli imbecilli gli onesti.

In ultima analisi vorremmo dire che forse non è un caso che Banca Mediolanum si sia affrettata a comperare degli spazi pubblicitari sui media per propagandare questo provvedimento, magari così una lauta parte dei capitali che potrebbero rientrare andrà a finire (in maniera del tutto anonima) nei conti corrente freedom continuamente sponsorizzati dal suo presidente in tv.


Palagianello 23 Settembre 2009
.......DONATELLO GRIPPO