mercoledì 14 luglio 2010

EPPURE IO AMO L'ITALIA

lettera del segretario del PD di Palagianello recapitata al dibattito del 9 Luglio 2010 presso l'auditorium Madonna del Rosario.

Per cominciare un saluto a tutti i presenti al tavolo e a tutti i presenti in al convegno e all’intera comunità Palagianellese che mi ha dimostrato affetto e vicinanza.
Questa mia forma di emigrazione mi sta facendo riflettere su come questa Italia abbia bisogno degli italiani.
Sono al nord, a Milano, non ho mai pensato che l’aver bisogno dei cosiddetti “viaggi della speranza” mi avrebbero mai toccato in prima persona.
L’essere qual al nord dell’Italia non solo ha accentuato e confermato la differenza di servizi che già sapevo esistesse con la mia Puglia, ma mi sta facendo riflettere come un walfere equo porta più occupazione, più benessere e addirittura allunga la vita.
È strana questa Italia, si è capito che si sta sgretolando il meccanismo sociale solo quando la nostra la nostra nazionale di calcio è stata esclusa dalla competizione mondiale.
Non sono servite le leggi ad personam, il bavaglio alla stampa, il debito pubblico più alto d’Europa e la disoccupazione giovanile che ha toccato i massimi storici; per capire che questa Italia è ai margini di un precipizio dovevamo essere sconfitti dalla Slovacchia.
È strana in questo momento l’Italia, si reagisce scendendo in piazza al bavaglio che si vuol mettere all’informazione ma poi una parte della stampa si auto censura evitando di parlare dei lager libici dove centinaia di Eritrei rischiano la vita con il bene placido del governo italiano.
Grazie ai nostri reggenti nella classifica degli aiuti ai paesi in via di sviluppo l’Italia, viene dopo i paesi in via di sviluppo.
È strana questa Italia, si vuol passare al nucleare con la benedizione della chiesa che lo definisce “energia del futuro” in una pubblicazione dell’attuale papa.
Che fine ha fatto il fratello sole?
È veramente strana oggi l’Italia, serve tanto walfere per i cittadini ma il governo è assente, ma poi basta una telefonata al nostro premier dal presidente di confindustria Mercegaglia che due miliardi di euro trovano collocazione diversa da quella di origine.
La crisi della destra italiana, le continue contraddizioni della lega che durante i fine settimana parla di federalismo (difficile anche da immaginare con l’aria che tira) ai suoi elettori e poi durante la settimana è continuamente sottomessa a Berlusconi; questa finanziaria fatta male e che fa male, il dissidio interno alla maggioranza, tutto questo è il chiaro segnale che ci avviamo verso una nuova fase politica.
Questo momento grave per il paese diventa un momento importante e delicato per tutto il centrosinistra italiano.
Tutto questo può trasformarsi in una grande opportunità per il PD e per tutte le forze democratiche che finalmente possono ripartire insieme.
Adesso è il momento di riavvicinare i nostri elettori e di farsi sentire, dobbiamo essere capaci di offrire un immagine diversa e lontana da quella che siamo stati in grado di presentare negli ultimi tempi.
E arrivato il momento di ritrovare il coraggio di tornare a fare politica porta a porta sfidando questa destra impresentabile evidenziando quei risultati che hanno promesso e che non sono mai arrivati.
La destra e il berlusconismo hanno fallito in Abruzzo, a Napoli ed in tutto il territorio nazionale abbandonato alla deriva senza risorse e senza progetti.
Adesso il PD deve dimostrare il suo valore, deve dimostrare quanta passione sa mettere per ricostruire questa Italia.
Per essere credibili dobbiamo incontrare coloro che sono stati tagliati fuori dal questo personale piano di ricrescita, dobbiamo parlare ai giovani che sono per i due terzi disoccupati e bisogna far tornare l’Italia un paese che sa produrre solo così può ripartire l’economia.
Adesso dobbiamo scommettere che siamo capaci di progettare un futuro, il PD deve ricucire la politica dal nord al sud, individuando i candidati giusti e che possano egregiamente rappresentarci, perché a differenza del PDL che è un partito nato per difendere gli interessi di una combriccola marchiata fininvest, il PD è il partito nuovo che è in grado di lanciare una sfida moderna senza dimenticare il valore delle sue radici antiche.
Uno dei danni più gravi che ha creato il centrodestra in Italia è l’appiattimento del dibattito pubblico.
Questo è ormai un paese dominato da un capo che intrallazza affari con quei capi di stato che non devono rispondere all’opinione pubblica (Lula,Chavez, Gheddafi), decide da solo la finanziaria, nomina e revoca ministri.
Questo è un paese dominato da gente che cura solo il malaffare; siamo governati da imprenditori che non hanno rinunciato al loro mestiere.
Fortunatamente in questa Italia ci sono tanti professionisti e tanti operai che con dignità resistono anche se il loro futuro e opaco.
Nei mesi scorsi nei pressi della villa di Berlusconi, ad Arcore, si consumavano diverse tragedie sociali come il licenziamento degli operai yamaha, della Dalmine e le vertenze di altre piccole industrie.
Berlusconi usciva dalla sua villa, passava d’avanti ai picchetti operai ma poi ha sempre negato la crisi.
Ormai la ricchezza italiana è nella mani di una piccola percentuale di personaggi, ma questo può essere superato.
Il problema più grave e quando non ci saranno più tutti quei lavoratori in pensione che in questo momento fungono da ammortizzatori sociali nelle famiglie.
Quando questi verranno a mancare, gli attuali 30’ enni si troveranno a pagare 15 anni di furti legalizzati.
Il segretario Bersani ci fa notare che anche fra gli stessi componenti del PDL cresce la consapevolezza che il paese non può restare in questa situazione.
In Inghilterra l’attuale governo conservatore attacca le rendite finanziarie, in Italia si tassano i redditi più bassi.
Però il PD deve stare attento a non farsi portare sulla falsa strada che l’unico vero colpevole di questa disastrosa situazione sia solo Berlusconi, altrimenti diventerebbe facile per chiunque dire di essere più bravo ( vedi Fini e Casini).
Se diamo modo che si tirino queste conclusioni chiunque può apparire come la valida alternativa e questo potrebbe creare imbarazzi al progetto del PD che si sta battendo per soluzioni concrete e per una politica degna per questa Italia.
Quindi dobbiamo essere pronti e attenti affinché non succeda quello che è successo in passato, che quando serve non ci sia un idea giusta da proporre in alternativa al peggio, perché (dobbiamo ammetterlo) se questa idea l’avessimo avuta il 2008 Berlusconi avrebbe perso già da tempo.

Il segretario
Egidio Pastore

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