lunedì 6 aprile 2009

IL TAR DI LECCE BOCCIA IL PUG DI PETRERA,BORRACCI,D'ALO' E GASPARRE


Di fronte all’importanza dell’argomento l’ambiguità dimostrata dai nostri amministratori ci sembra grave e pericolosa.
il 3 Aprile si è svolto il consiglio comunale sulla sentenza del T.A.R. di Lecce che annulla tutti gli atti amministrativi a partire dalla conferenza di servizi del 31 gennaio 2006 ad oggi per incompatibilità dell’allora sindaco Petrera.
E’ opportuno dire che il T.A.R. non entra nel merito politico ma ravvisa un vizio di forma rivelando tuttavia un malcostume che ci sentiamo di combattere come uno dei pericoli maggiori di questa classe dirigente.
Ai nostri amministratori vogliamo chiedere:
Chi ha sostenuto Petrera quando ha cambiato maggioranza non conosceva l’incompatibilità del sindaco o si è ricompattato con lui per salvaguardare degli interessi di natura privata?
Come mai non si è tenuta in considerazione la lettera dell’assessore Barbanente che chiedeva al Sindaco Petrera se fosse proprietario di suoli ricadenti nel pug?
Come mai in consiglio comunale è stato attaccato solo il gruppo di “Insieme per il Progresso”che ha solo la colpa di aver portato il PUG a Palagianello, e non è stato per niente attaccato Petrera che è il principale colpevole insieme all’assessore Borracci, Gasparre e D’Alò che sono rei delle modifiche approvate a Luglio del 2007 ,modifiche approvate anche dal Sindaco Labalestra?
Forse perché il posto che occupa ora Petrera alla Regione Puglia può tornare utile per recuperare il grave danno arrecato alla cittadinanza?
L’attuale sindaco e l’assessore all’urbanistica continuano a sostenere che il PUG del 2004 era stato sovradimensionato per fini elettorali, pretestuoso ma pensarlo è legittimo, comunque esiste un fatto oggettivo che non si può negare,il PUG fu approvato, in seguito ridimensionato, ma esisteva e tutto fu fatto con atti pubblici.
Andiamo ora ai giorni nostri, amministrative comunali del 2008, gli stessi attori pur essendo a conoscenza dell’incompatibilità e dell’illegittimità esistente sul Pug, si sono impegnati in campagna elettorale a far rientrare in uno strumento “viziato” gli stessi cittadini esclusi (per causa loro) a fini palesemente elettorali, stavolta però pregiudicando anche gli interessi degli altri proprietari, non potendo avere l’approvazione sul PUG, come dimostrato dal T.A.R..
Come Partito Democratico ci sentiamo di chiedere che le azioni amministrative tornino a privilegiare gli interessi di tutti e lo sviluppo del nostro Comune.
Come cittadini abbiamo tutto il diritto di chiedere una soluzione rapida (basta cercare appigli legali) e che salvaguardi i principi fondanti del PUG del 2004 (tutti i cittadini e i proprietari devono avere gli stessi diritti e vantaggi); nella considerazione delle nuove esigenze di sviluppo e di compatibilità idrogeologiche evidenziate dal nostro territorio negli ultimi anni e soprattutto che passi dalle mani di amministratori liberi da condizionamenti personali.
Sembra di chiedere la luna ma non è altro che la normalità amministrativa e non vogliamo assolutamente rassegnarci all’idea di averla persa per sempre.

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